La partita per i diritti tv della Serie A per quanto riguarda il ciclo 2024-2029 è ancora lontana dal giungere al termine. Nella giornata di ieri si è tenuto un nuovo round di trattative private tra le emittenti interessate al prodotto – DAZN, Sky e Mediaset – e la commissione della Lega scelta per negoziare e per condurre in porto l’operazione.
Diritti tv, per la Serie A rispunta l’idea “canalino” di Lega, ma con Sky
«Si sono tenute oggi le trattative private tra la Commissione della Lega Serie A e i broadcaster. Al termine della riunione, svoltasi in un clima di collaborazione, le parti hanno convenuto una proroga della validità delle offerte dal giorno 15 al giorno 23 ottobre incluso», ha fatto sapere la Lega attraverso una nota pubblicata dopo le trattative.
Lo slittamento fa sì che la prossima assemblea tra i club di Seria A, già convocata per il prossimo lunedì, si terrà solamente in via telematica da remoto per affrontare questioni diverse dai diritti tv, mentre quella decisiva slitterà al 16 ottobre. Nel frattempo, non si terranno nuovi incontri tra i broadcaster, l’AD della Lega Serie A Luigi De Siervo e la commissione dei club (rappresentati sui diritti tv da Atalanta, Napoli, Inter, Lazio e Udinese).
Ma qual è la situazione a seguito del nuovo round di trattative? La Lega, da parte sua, attende delle proposte migliorative che potrebbero essere depositate già nei prossimi giorni. Tuttavia, non tutte le emittenti sembrerebbero essere intenzionate a ritoccare verso l’alto le cifre già messe sul piatto (per complessivi 870 milioni di euro a stagione circa), per un incastro che appare ancora complicato.
Per questo motivo non sarebbero da scartare due “piani B” che avrebbero preso corpo nelle ultime ore, se alla fine non dovessero arrivare offerte migliorative per la stagione 2024/25 e oltre. Si tratterebbe – in entrambi i casi – di affiancare alle tv anche il canale di Lega, che a quel punto potrebbe gestire direttamente tre partite da vendere agli utenti finali.
Una sorta di “canalino”, del quale si era parlato già a luglio. L’ipotesi è quella di confermare l’attuale accordo con DAZN (che trasmette tutte le gare di cui 7 a giornata in esclusiva) e affiancarlo ad un canale di Lega che possa trasmettere tre partite a giornata (in base anche ad eventuali accordi con Mediaset per la gara in chiaro) per rispettare la regola, contenuta nella Legge Melandri, che vieta di cedere i diritti in esclusiva per le singole piattaforme, la cosiddetta “no single buyer rule”.
Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, un’altra opzione su questo fronte vedrebbe invece coinvolta Sky. In questo caso la pay-tv di Comcast e la Lega Serie A (con il suo canale e la sua offerta al pubblico) avrebbero i diritti di trasmissione di tutte e 10 le partite a giornata del campionato, con Mediaset che avrebbe invece rilanciato per una sfida in chiaro, alzando l’offerta.
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