Il tecnico del Manchester City campione d’Europa ha presenziato all’evento “Dialoghi sul talento con Pep Guardiola”, realizzato al Palazzetto dello Sport di Cuneo dalla Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, Fondazione Guardiola Sala e con il supporto di Collisioni. E da qui ha (anche) smentito le voci che in passato o avevano accostato ai bianconeri: “No, la Juve non mi ha mai cercato”, ha svelato lui.
Manchester City, Guardiola: “La Juventus? Non mi ha mai cercato. Il talento più grande con cui ho giocato è…”
“L’Italia però mi piace molto – ammette l’allenatore – e ci vengo molto spesso in vacanza. E poi si mangia davvero bene…”. E poi: “Prendete Allegri e De Zerbi: pensate che uno voglia vincere e l’altro no? De Zerbi non gioca per l’estetica, gioca per vincere. Ognuno pensa che il suo metodo sia il migliore per arrivare alla vittoria, semplicemente. Tutti gli allenatori vogliono vincere. Non ho mai conosciuto un allenatore o un giocatore che non vuole vincere, né uno che non vuole giocare bene”.
Davanti oltre 3.500 studenti accorsi al palazzetto dello sport di Cuneo, l’ex profeta del tiqui-taca non ha preso posizione dunque nella disputa tra “giochisti” e “risultatisti”. “Penso che il talento – ha affermato il tecnico dei Citizen – sia ovunque. Non credo che in Italia non ci sia”, ha continuato parlando del momento attuale del calcio italiano e della Nazionale azzurra. Il più grande talento con cui ho giocato? Sicuramente Roberto Baggio”. “Il talento – ha consigliato poi ai giovani – non si sviluppa a casa con Instagram o Twitter, questo è impossibile. Il talento si sviluppa esercitandolo, anche sbagliando. Ti piace giocare a calcio? Allora gioca molto”.
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