“Caivano sarà un luogo che deve andare oltre il simbolo, noi aggrediamo l’abbandono sociale e lo affrontiamo a fronte di fatti di cronaca che si sono ripetuti per 15 anni. Siamo in grado di cambiare la condizione generale di quella comunità, lo Stato è presente e lo stato risponde. Non è solo rigenerazione urbana, ma umana”.
Caivano, dal centro sportivo il ministro Abodi: “Lo stato c’è”
“Il centro sportivo non potrà essere gratuito per tutti, ma lo sarà per gli studenti e le studentesse delle quattro scuole di Caivano”. Sono queste le parole del ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, nel corso della conferenza di presentazione del progetto di riqualificazione e ristrutturazione dell’ex centro sportivo Delphinia a Caivano. Il titolare del dicastero è intervenuto anche in merito al modello gestionale che verrà definito nelle prossime settimane: “È in via di elaborazione e terrà conto dei risvolti socio-economici”.
“L’accessibilità al centro sarà piena per atleti normodotati e con disabilita – ha sottolineato Abodi – È da un mese stiamo lavorando con il dipartimento, Sport e Salute e la prossima settimana ci incontreremo con il presidente della conferenza delle Regioni per l’elaborazione di un dossier di impianti incompiuti sul paese. Lo avremo entro la fine del mese di dicembre e servirà anche a indicarci le zone di disagio sociale. Se dovessimo parlare simbolicamente potremmo parlare a Roma delle Vele di Tor Vergata o dello stadio Flaminio. In Italia ce ne sono tanti. Ne parlano di tanto in tanto gli organi di stampa, ma non vogliamo della situazione affrontate per spot. Vogliamo una mappa e un monitoraggio per fare una pianificazione degli interventi affinché l’obiettivo sia lo stesso, dove c’è normalmente un luogo abbandonato e incompiuto quello è un indicatore di disagio sociale complessivo”.
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