A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fulvio Marrucco, avvocato e procuratore sportivo: “La mia sensazione sul Napoli? Mi auguro che quello che sta facendo De Laurentiis possa portare risultati. Ma il chiarimento può portare risultati se è stato decisivo. Ci sono troppi interessi convergenti sia riguardo i giocatore, l’allenatore che la società, che hanno tutto l’interesse a convergere da un lato e trovare le soluzioni migliori. È stato un ripiego per De Laurentiis quello di scegliere quest’ulteriore fiducia che non sappiamo se sia a termine o meno, nulla di diverso si poteva fare. Un augurio che ci possiamo fare è quello che si possa ripartire per una stagione importantissima per il futuro e le prospettive del Napoli. Rimanere attaccati alla Champions League è un punto decisivo, altrimenti la prossima estate sarà estremamente difficile perché probabilmente parecchi giocatori chiederanno la cessione e dovremo ricominciare con un altro progetto.
I rinnovi? Dipende dal sorriso con cui loro resteranno a Napoli. Il sorriso di Elmas e di Simeone dello scorso anno non l’ho ancora visto. Quello che era uno spogliatoio idilliaco, quest’anno non l’abbiamo ancora visto. Per qualsiasi calciatore non sentirsi più parte del gruppo, ma in una situazione individuale è totalmente diverso e ti porta a delle decisioni dettate da questo stato d’animo.
Se non dovesse andar bene? Sono convinto che la persona che sta rischiando di più in questo momento è il presidente De Laurentiis, quindi a lui spetterà trovare le soluzioni. Si può trovare al di fuori delle coppe, si può trovare con un gruppo il cui valore potrebbe essere decisamente svalutato. Il gruppo dell’anno scorso valeva quasi un miliardo di euro. Perdere il 30% di quel valore lì vuol dire perdere 300 milioni. De Laurentiis deve trovare le soluzioni per rimettere in marcia questa squadra.
In questo trittico di partite si deve ritrovare il gruppo, i giocatori devono tornare a sorridere. Se ogni giocatore gioca in maniera individuale e non si riconosce nel gruppo, è un grande problema. Sabato sarò a Verona da tifoso perché è un momento delicato. Dobbiamo procedere step by step, non si può programmare nulla anche alla luce di questi infortuni. Non possiamo non guardare partita dopo partita.
Simeone o Raspadori dal primo minuto? Farei giocare Simeone che ha delle motivazioni fortissime. Farei giocare Raspadori a Berlino, invece. L’anno scorso non sentimmo la mancanza di Osimhen, ora vedremo. Bisogna vedere in che condizioni fisiche e mentali si trovano”.
Antonio Napoletano
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