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Scommessopoli, Zaniolo: “Ora mi arrestano?”. L’amico Esposito: “Mai scommesso per lui”

Il giocatore dell’Aston Villa continua a negare di aver puntato sul calcio e attende le audizioni da parte della Procura di Torino e di quella della FIGC.

Scommessopoli, Zaniolo: “Ora mi arrestano?”. L’amico Esposito: “Mai scommesso per lui”

“E ora che succede, mi arrestano?”. Sarebbe stata questa la reazione di Nicolò Zaniolo dopo l’audizione fiume di Sandro Tonali con la Procura di Torino. La reazione umana di un ragazzo giovane che spiega bene il momento complicato e le paure del giocatore dell’Aston Villa, che dopo l’avviso di garanzia presentato dalla Procura di Torino è in attesa di una convocazione per chiarire la sua posizione. Zaniolo continua a ribadire di non aver mai scommesso sul calcio, ma di essersi lasciato andare solo al vizio del poker e del blackjack seppur su siti illegali. Se la sua versione verrà confermata dalle tracce che verranno trovate nei suoi dispositivi potrebbe non essere squalificato, ma se invece emergesse un suo coinvolgimento nelle scommesse sul calcio la sua pena sarebbe superiore a quella di Tonali e Fagioli vista la mancata confessione.

Intanto Antonio Esposito, ex giocatore della Primavera dell’Inter e nipote della “talpa” di Fabrizio Corona, ha parlato del suo legame con Nicolò Zaniolo in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “Assolutamente non ho mai scommesso per lui. Mai. Ho avuto rapporti con Nicolò e con la sua famiglia. Siamo stati spesso insieme perché siamo amici. Ci conosciamo da una vita, siamo della stessa città, ma solo questo. Rapporti con mio zio? Nessuno. Sì, è mio zio, il fratello di mia madre, ma io non ho rapporti con lui. Ha avuto anche dei precedenti penali. Ho sentito che mi vuole aiutare, ma così come mi aiuta? È venuto fuori che io sono un allibratore. Mi dissocio totalmente da lui. Credo che abiti a Spezia anche lui, ma non so neppure l’indirizzo. Io le parlo solo perché voglio smentire tutto. Ho già dato mandato al mio avvocato, Enrico Panetta, per valutare querele. Non sono neppure indagato. Io non sono nessuno, ma è stata sporcata la mia immagine”.

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