Che l’impresa a Parigi fosse missione ardua era cosa nota, di uscire con le ossa rotte dal Parco dei Principi meno. Il Milan saluta Parigi con ormai le certezze ridotte al lumicino, e la sensazione di star vivendo una mini-crisi: della squadra brillante, spensierata e a tratti spumeggiante di inizio stagione non c’è più traccia. I passi indietro, specialmente sul fronte offensivo sono evidenti, e contro Mbappé si sono rivisti nuovamente i soliti difetti. Ora il Napoli al Maradona sarà un banco di prova importante, se non fondamentale, in termini di obiettivi…
Milan, il Napoli per capire le ambizioni dei rossoneri
Lo spirito offensivo di Pioli è stato a lungo il segreto del suo Milan, ma non sempre può essere applicato, specialmente se i protagonisti in campo non sono al massimo. Fare un passo indietro, anzi delle eccezioni alla regola è solo sinonimo di intelligenza. Le punizioni sono state pesanti, meglio correre ai ripari in vista del Napoli: la presunzione non porta da nessuna parte.
Leao è sul banco degli imputati, lo stesso dicasi per Stefano Pioli, criticato pure da Davide Calabria. “Siamo stati anche tanto sbilanciati, accettando l’uno contro uno contro questi giocatori” ha detto il capitano del Milan. Ecco la filosofia del tecnico parmense, ossia quella di accettare i duelli singoli non sta pagando nelle grandi partite. Il derby lo ricordiamo tutti, poi la Juve e ieri sera il Psg: emblematica la scena di Tomori tutto solo bevuto da Mbappé senza alcun aiuto.
Due sconfitte di fila per il Milan: dopo la partita sfortunata contro la Juventus è arrivato un sonoro 3-0 rifilato dal PSG ai rossoneri in Champions League. Il Diavolo è atteso da un’altra prova importante, quella di domenica sera a Napoli: non sarà facile visto il momento e la situazione infortuni, ma ci si attende una reazione forte per cacciare via alcuni fantasmi e capire realmente chi è.
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