Cristiano Ronaldo, Neymar, Milinkovic-Savic, Koulibaly, il ct della Nazionale Mancini e molti altri. L’Arabia Saudita ha deciso che sarà il calcio l’elemento fondamentale per aprire le porte al mondo. Infatti, non a caso, ecco la scelta di organizzare il Mondiale del 2034. Mancano più di dieci anni e chissà, nel frattempo, quante altre stelle del pallone mondiale non avranno saputo dire di no all’irresistibile fascino dei petroldollari.
Saudi Pro League, sirene arabe “stregano” la Serie A: caccia a Mou, Sarri, Immobile, Pulisic e Dybala
Il nostro calcio, che ha già dato notevoli contributi alla causa saudita impoverendo il suo tasso tecnico e perdendo la guida tecnica della Nazionale, sarà costretto a vedere partire altri big. Secondo il Corriere dello sport, i due allenatori di Lazio e Roma potrebbero essere i prossimi a emigrare in Arabia. L’ex allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha già detto che questo potrebbe essere il suo ultimo anno alla guida dei biancocelesti, mentre José Mourinho ha dichiarato recentemente che sicuramente, un giorno imprecisato, andrà ad allenare da quelle parti.
Poi ci sono i corteggiamenti già conclamati, vedi alla voce Immobile, Lukaku e Dybala, che potrebbero tornare di moda seguendo le modalità delle lusinghe saudite: offertona da subito, poi, in caso di rifiuto, offertissima non rifiutabile. Anche se c’è chi non accetta, secondo la logica della scelta di vita. Che però, spesso, si incrina di fronte alla montagna di dollari degli arabi. Gli ultimi a essere messi nel mirino sono Pulisic e Rabiot, che è meno certo di qualche tempo fa del rinnovo in bianconero. Insomma, l’Arabia non si arrende e vuole diventare un campionato di livello altissimo. Probabile che, andando avanti così, possa farcela veramente.
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