Il gol (e che gol) annullato al “suo” Roberto Piccoli contro i rossoneri non è di certo andato giù al presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che è tornato a parlare della decisione arbitrale che ha negato ai salentini la vittoria in rimonta con il Milan. Il numero uno dei giallorossi è intervenuto durante un’intervista a La Gazzetta dello Sport spiegando la propria contrarietà a un eccessivo utilizzo della tecnologia nel calcio.
Lecce, Sticchi Damiani: “Con il Var siamo arrivati a vivisezionare tutto”
“Credo che il Var debba essere un supporto per gli arbitri nelle scelte cruciali e per evitare gli errori gravi. Invece siamo arrivati a vivisezionare tutto, ma il risultato di questa scomposizione per fotogrammi in certe gare si usa, in altre inspiegabilmente no. L’intensità di uno step on foot non si può percepire davanti al video. Il Var deve scovare errori evidenti, non generare una nuova tipologia di falli – ha sottolineato Sticchi Damiani -. Ho appreso dal designatore, e lo dico senza alcuna polemica, che lo step on foot va sempre punito, anche se involontario o lieve. Ho fatto un approfondimento e ho verificato che questa regola non sta scritta da nessuna parte. Chi l’ha decisa? Immagino si tratti di una linea che si sono dati i direttori di gara per rendere oggettivo ciò che oggettivo non sarà mai. Si parla tanto di diritti televisivi, della necessità di avere un prodotto che piaccia, ma è il caso di proporci in giro per il mondo con un calcio snaturato sulla base di regole non scritte? Di prassi? E non mi riferisco solo allo step on foot, ce ne sono altre che stanno cambiando l’essenza di questo sport”
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