Non è la prima volta che Mazzarri adotta il 4-3-3, scrive il Corriere del mezzogiorno, in alcune gare l’ha utilizzato durante le esperienze al Torino e al Watford. Nell’ultima esperienza al Cagliari, invece, dopo alcune difficoltà passò dal suo 3-5-2 al 4-4-2. In questi primi giorni di lavoro senza tanti nazionali Mazzarri sta prendendo conoscenza della squadra attraverso i colloqui individuali con cui ribalta una delle frasi infelici dell’era Garcia: Il passato non lo conosco
Napoli, non solo 3-5-2: Mazzarri ha adottato il 4-3-3 già al Torino e al Watford
Si riparte proprio dalla preziosa eredità tecnica del trionfo della scorsa stagione, dai movimenti del Napoli di Spalletti studiato durante i 17 mesi vissuti lontano dal campo. Sicuramente, nelle prossime settimane vedremo un Napoli più vicino a quello dello scudetto che a quello proposto da Rudi Garcia, che probabilmente ha peccato di troppa presunzione. Mazzarri è consapevole di dover lavorare in primis sulla testa dei calciatori, che devono ritrovare le giuste motivazioni dopo il trionfo dello scorso anno. Ad ogni modo, il tecnico di San Vincenzo conosce bene il modulo che tanto caro è al presidente De Laurentiis, anche se a Napoli, durante la sua gestione, il 3-5-2 è stato un marchio di fabbrica.
Anche se Walter Mazzarri ha legato gran parte della sua carriera al 3-5-2, 3-4-2-1 e 3-5-1-1, appunto, in questa sua seconda avventura napoletana ripartirà dal 4-3-3. Un modulo preteso chiaramente da Aurelio De Laurentiis come dichiarato anche in estate scorsa quando parlò di casting allenatore in base a questa prerogativa tattica. Guardando i dati relativi alla disposizione in campo delle formazioni di Mazzarri notiamo che la difesa a quattro non è proprio un’eccezione per questo allenatore. A Livorno sperimentò per la prima volta il 4-3-1-2, il 4-4-3, il 4-2-3-1 ed il 4-3-2-1.
Alla Reggina in alcune gare adottò il 4-4-1-1, il 4-1-4-1 ed il 4-3-3 (Palermo-Reggina 1-0 della stagione 2005/06). Alla Samp dove ci fu l’esplosione del 3-5-2 con Maggio versione goleador, Mazzarri in tre circostanze adottò il 4-3-2-1, il 4-1-4-1 ed anche il 4-4-2. Nella prima esperienza napoletana fece 4-3-3 soltanto una volta, si giocava l’Europa League in casa del Viktoria Plzen. All’Inter non ci fu mai traccia di un modulo diverso dalla difesa a tre.
Sulla panchina del Watford, Mazzarri utilizzò cinque volte il 4-3-3 totalizzando 11 punti senza mai perdere una gara (3 vittorie e 2 pareggi). Quando subentrò invece sulla panchina del Torino furono 4 le volte che decise di adottare il modulo ‘inglese’ che portò a 2 vittorie e 2 sconfitte. La curiosità è che Mazzarri esordì proprio con il 4-3-3 sulla panchina granata battendo con un 3-0 il Bologna in campionato. Nell’ultima esperienza con il Cagliari, l’allenatore toscano non ha mai adottato il 4-3-3 affidandosi spesso al 4-4-2 e 4-4-1-1 pur restando fedele al suo marchio di fabbrica 3-5-2.
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