L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato il modo di lavorare di Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, e il rapporto con i calciatori azzurri.
Gazzetta- Mazzarri si è rivolto alla testa dei giocatori, Kvaratskhelia verrà valorizzato ancora di più!
Mazzarri è partito da una serie di concetti, un mantra da introiettare e riproporre. Si è rivolto alla testa dei suoi uomini, motivandoli. Il cambiamento deve essere foriero di positività, per liberarsi dalle scorie recenti e ritrovare quell’impulso ancestrale di divertimento che è stato smarrito. Convincersi di essere forti è un altro aspetto imprescindibile. Diversi incontri individuali si sono susseguiti in questi giorni. Le sovrapposizioni con lo scorso decennio sono impossibili da evitare, non sono semplici suggestioni in fondo
L’estro di Kvaratskhelia diventa ancora più determinante. Il messaggio è stato chiaro: il genio non sarà imbrigliato, le indicazioni saranno ridotte ma andranno seguite, specialmente per quanto riguarda la fase di non possesso. I rientri devono essere intelligenti, senza sprecare risorse: l’obiettivo resta valorizzare i momenti in cui il pallone passa per i suoi piedi, venendo declinato dal suo talento. Con la libertà d’azione tipica del genio, che all’epoca concedeva a Lavezzi.
Carlo Gioia
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