Al posto di Mazzarri, in conferenza stampa, nel post partita di Napoli-Inter, persa per 3 a 0 dagli azzurri, è intervenuto Mauro Meluso, direttore sportivo dei partenopei. La scelta è stata fatta per evitare squalifiche per proteste da parte del mister toscano, per via di eventuali polemiche esagerate dovute all’arbitraggio di Massa nel corso del match.
Napoli-Inter, Meluso in conferenza: “Dispiace per i tifosi, Mazzarri sta conoscendo i ragazzi”
Ecco le parole del direttore sportivo: “Il mister ha preferito non venire in conferenza, perché poteva rimarcare troppo. Lo vogliamo in panchina e ha preferito non venire e sono io a parlare della partita. E’ stata fortemente condizionata da una cattiva giornata di Massa. La squadra ha fatto un’ottima gara e un grande primo tempo, ma il gol è condizionato da una cintura su Lobotka. Questo ha condizionato psicologicamente la squadra dopo aver fatto 47’ in quel modo. Poi credo anche che l’arbitraggio un po’ all’inglese non sia stato gestito bene, qualche ammonizione c’era. E poi il rigore su Osimhen doveva almeno rivederlo: il Var doveva intervenire. L’ho rivisto bene, Osimhen è stato toccato. Quando ti toccano anche minimamente sul tendine d’Achille cadi.
Siamo veramente mortificati e rammaricati per questa sconfitta per come è maturata. Abbiamo giocato contro una grande squadra e si vive sugli equilibri che se vengono spezzati da una disavventura si resta molto male. E’ rimasto male anche il pubblico, sono contento che non ci sono stati fischi alla fine perché ha capito dello sforzo immane della squadra. Mazzarri sta incominciando a conoscere meglio la squadra che sta ritrovando l’equilibrio e sta mostrando le qualità grandi che ha. Sono giocatori di grande livello professionale e mi sorprendono anche dal punto di vista umano.
La squadra dopo il primo gol ha reagito e prodotto un’altra azione dove si poteva fare gol, se si dava rigore a Osimhen, che non aveva motivo di cadere. Il crollo psicologico c’è stato un po’ verso la fine sul 3-0, prima eravamo stati sempre in partita. Ti vedi prendere un gol viziato e ti girano, magari devi trovare più forze nervose da mettere in campo. Sicuramente l’obiettivo è di fare il nostro meglio e il massimo gara dopo gara. Porre un obiettivo oggi è come quando uno deve fare una scalata e se guarda troppo in lato rischia di cadere. Meglio fare un passo alla volta, troveremo sicuramente energia mentali e fisiche per riprenderci. Archivieremo questa cattiva giornata dell’arbitro e andremo avanti”.
Mario Di Domenico
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