L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermata a lungo su Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, e sul prossimo match contro la Juventus.
CorSport- Il Napoli deve ricominciare a vincere, ma la missione di Mazzarri è più ampia…
Da qualche parte bisognerà pur (ri)cominciare, per non ritrovarsi seriamente dentro a un tunnel, senza un filo di luce: l’Allianz Stadium è una tappa, la prossima, ma la missione di Mazzarri è più ampia, conduce tra le stelle, perché di questo pazzo, pazzo semestre, in cui le logiche sono finite sottosopra, qualcosa è rimasto e altro ancora va costruito. La Champions League è un affare enorme, gigantesco, racchiude in sé prestigio e danaro, è un universo che trascina in un’altra vita, meravigliosamente bella e fascinosa: e per starsene tra le stelle, ma pure nel luccichio degli euro, Torino è un appuntamento e il Braga, a seguire, diviene l’epicentro.
Però si procede per step e si parte da lì, da quella sfida divenuta la «Madre di tutte le partite», in cui va tutelato il quarto posto, insidiato dalla Roma che sta al fianco, dalla Fiorentina e dal Bologna che stanno alle spalle, da quel venticello calunnioso che inquieta e spettina i capelli. Juventus-Napoli, cioè Allegri-Mazzarri, o anche varie cose messe assieme: la presa di Torino (31 ottobre 2009, dal 2-0 bianconero al 2-3) nel suo primo anno partenopeo, l’emozione di quel tempo e anche di questo, che gli appartiene ancora lateralmente, e gli input che arrivano dal campo.
Carlo Gioia
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