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Napoli, Mazzarri: “In campo col Monza chi mi dà più garanzie. Mercato? Le rivoluzioni non si fanno a gennaio…”

Contro il Monza è l’ultima partita dell’anno del terzo scudetto e al Maradona sono attesi in 50 mila, nonostante il pessimo momento che sta attraversando il Napoli.

Napoli, Mazzarri: “In campo col Monza chi mi dà più garanzie. Mercato? Le rivoluzioni non si fanno a gennaio…”

L’allenatore azzurro ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della partita contro la squadra di Raffaele Palladino: ritrovare la vittoria sarà un toccasana per l’ambiente e per una chiusura di un anno solare che vive di un finale davvero drammatico…

“Voglio ringraziare il pubblico, so che ci sarà lo stadio pieno e sono contento che i nostri tifosi vogliano darci una mano. Li ringrazio già da ora”, ha detto alla vigilia Walter Mazzarri, costretto anche a fare i conti con l’emergenza che ha decimato la sua squadra, tra squalifiche e infortuni. “Aspetto la rifinitura per sapere chi sarà disponibile, ma sapete che ce ne sono pochi. Manderò in campo quelli che possono darmi più garanzie”, ha allargato le braccia il tecnico toscano, dopo aver perso per la cessione al Lipsia pure Elmas. “Le rivoluzioni di solito non si fanno a gennaio, non c’è il materiale per poterla fare, credo. Del mercato preferisco che ne parli comunque la società, io devo aiutare i giocatori a ritrovare la fiducia che avevano nella stagione scorsa, cercando di essere equilibrati, non fare più leggerezze e evitare gli errori gravi”.

I risultati finora dicono che Mazzarri non c’è riuscito. “Ma dal mio arrivo il calendario del Napoli è stato più duro e gli episodi non ci hanno dato una mano nelle sfide di alta classifica contro Juve, Inter e Roma, in cui siamo stati puniti al di là dei nostri errori. Abbiamo meno punti di quelli che meritavamo e ne siamo dispiaciuti, perché ora la nostra classifica poteva essere diversa”.

Gli azzurri sono sprofondati invece al settimo posto e non possono più permettersi altri passi falsi.

“Il Monza è una tappa fondamentale per il futuro della stagione, da superare al meglio. Poi ci aggiorneremo, non possiamo guardare a lungo termine, ci servono fiducia e serenità per giocare di nuovo come prima. Le ritroveremo solamente attraverso le vittorie”, ha tirato le somme il tecnico azzurro, convinto che i giocatori stiano entrando in sintonia con le sue idee. “Iniziano a pensare come piace a me, non sempre riusciamo a farlo vedere, anche qualche reazione inopportuna però fa capire che c’è il fuoco dentro allo spogliatoio. Ora si tratta di incanalarle bene, a differenza di quello che è successo con la Roma”.

Sul mercato.

“Le rivoluzioni non si fanno a gennaio, non c’è il materiale per poterlo fare, credo. Io del mercato preferisco ne parli la società, io voglio dare una mano ai giocatori a riprendere quella fiducia che avevano l’anno scorso, giocando bene e cercando di essere equilibrati e non fare leggerezze ed errori da evitare. Sarà una partita difficile, il Monza è una squadra che ha messo in difficoltà la Lazio, l’ho vista perché gioca con un modulo come il nostro ma il Monza verrà senza nulla da perdere, gioca bene e ha un bravo allenatore. È una gara importantissima per tanti motivi e non vorrei andare oltre la partita”.

Le espulsioni hanno fatto finire con una gara di anticipo il 2023 di Politano e Osimhen, assolti tuttavia da Mazzarri.

“Hanno sbagliato, ma proprio perché ci tengono al Napoli e si sono fatti tradire dalla carica agonistica”. Ma intanto con il Monza non ci saranno e per la prima volta gli azzurri rinunceranno al tridente. “Lindstrom non ha i 90′ nelle gambe e non posso partire con Raspadori e Simeone insieme, non avendo altre punte in panchina da utilizzare nel corso della partita”. Tira aria di 3-5-2 e si tratta di capire chi sarà il partner di Kvaratskhelia. A centrocampo ci sono invece da verificare le condizioni di Lobotka (“Se recupera dal dolore alla costola tocca a lui”) e il piano B in cabina di regia è Cajuste. “Diventerà un giocatore importante, ne sono sicuro”. Il tecnico ha tuttavia soprattutto un’altra certezza. “Bisogna essere concreti, il risultato viene prima di ogni altra cosa”. I 50 mila del Maradona chiedono una vittoria per concludere l’anno, guai a deluderli”.

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