Giò è scontento: il poco minutaggio concessogli dalla gestione Garcia-Mazzarri non lusinga né appaga la sua indole, desiderosa di trovare più spazio. Con il Torino è in ballottaggio con Raspadori. E proprio la compagine granata potrebbe rappresentare per lui uno sliding doors interessante…
Torino, Simeone se parte Sanabria: il Cholito ritroverebbe Juric
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, sta cercando di convincere Ivan Juric a restare sulla panchina dei granata. E per riuscire a centrare il suo obiettivo ha intenzione di accontentare il tecnico anche sul mercato.
Il croato è da sempre un grande ammiratore di Giovanni Simeone, attaccante ora in forza al Napoli. Ecco quanto si legge sulla edizione odierna del quotidiano torinese La Stampa: “L’attaccante figlio dell’allenatore argentino dell’Atletico Madrid è uno dei preferiti del croato, che l’ha fatto esordire in Serie A ai tempi del Genoa e poi ha sempre cercato di portare con sé. Il suo nome era scritto nella lista delle preferenza quando ha accettato la panchina grinta”. In uscita per il Toro potrebbe invece esserci Sanabria che, in caso di offerte interessanti, può salutare
anche con la formula del prestito. Il paraguaiano ha vari estimatori, tra cui il Milan e la Lazio.
Senza Osimhen, va individuato il centravanti: Raspadori ha le caratteristiche e il talento per essere la prima punta moderna, sa giocare in vari modi, sa sfilare dalle linee e anche attaccare lo spazio, sente la porta e se non può arrivarci sa come mandarci gli altri. Però il Cholito Simeone vorrebbe (vuole!) giocare, non può certo più accontentarsi dei 5’ più recupero con il Monza o di quella manciata di occasioni racchiuse nei 403′ complessivi che la coppia Garcia-Mazzarri gli ha offerto in questo quadrimestre.
Giovanni Simeone prova a convincere il suo nuovo allenatore, a fingere di ignorare le voci del mercato che lo riguardano da vicino, a non ascoltare il brontolio della propria coscienza che certo non può essere lusingata da un minutaggio così basso, quasi inesistente, certo inespressivo. Se la gioca a modo suo, anche lui, sapendo che questo gennaio sarà comunque intenso, da attraversare con fierezza per capire se deve sentirsi dentro al Napoli o in procinto di mettersi in viaggio, ha aggiunto il Corriere dello sport.
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