Prima le voci di un accoltellamento dopo una rissa in famiglia, poi quelle su un ricovero per disintossicarsi, infine il racconto di una crisi psichiatrica. Lavezzi è tuttora ricoverato in ospedale, dal suo ricovero, clinica Dharma. “Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, così è successo. Quando ha lasciato l’ospedale, ha cercato di superare la crisi da solo. In generale, possono essere necessari dai quindici giorni a un mese. Ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura dicendo semplicemente: non andare a ballare. Richiede cure mediche”.
Lavezzi, l’avvocato: “Soffre di ipomania, la droga non c’entra”
Raggiunto telefonicamente da So Foot, Mauricio D’Alessandro, uno degli avvocati del Pocho, spiega meglio il suo lo stato di salute: “Va molto bene, l’evoluzione è molto favorevole. Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non ha ricevuto terapia intensiva come è stato detto”.
LEGGI ANCHE: Lavezzi, il retroscena della crisi in Uruguay: il Pocho sentiva delle voci, s’è ferito con delle forbici
Riguardo ai fatti accaduti a Punta del Este a fine dicembre, dice che Lavezzi “soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore. Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia, non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per curare un disturbo psichiatrico che potrebbe spingere qualcuno a farsi del male”.
So Foot ricorda anche la turbolenta vita di Lavezzi dopo essersi ritirato, “tra un caso di ricatto e sextape , a una burrascosa separazione coniugale, fino alla recente rivelazione della frode di cui sarebbe stato vittima”. Anche se “ora gestisce diversi affari” , dice Mauricio D’Alessandro, “il Pocho ha mantenuto un legame con la sua vecchia vita, frequentando regolarmente le riunioni dei suoi figli”.
“Ha condotto una serie di interviste per la Conmebol, intervistando diverse stelle in vista dell’ultimo Mondiale (Messi, Federico Valverde, Neymar, ecc.). Il 5 dicembre ha giocato una partita tra leggende organizzata a Miami, con Ronaldinho, Higuaín e Agüero, pochi mesi dopo aver inaugurato uno stadio a Villa General Gálvez ribattezzato a suo nome.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com