Nella giornata odierna è intervenuto a ‘Un Giorno da Pecora’ su Radio 1, il presidente del Torino, Urbano Cairo. Nel corso dell’intervista il patron granata ha posto sotto i riflettori vari argomenti, tra cui la permanenza del centrale difensivo Alessandro Buongiorno, che nelle ultime ore aveva suscitato l’interesse del Napoli.
Torino, Cairo blinda Buongiorno: “Non voglio venderlo, ha un contratto fino al 2028”
Di seguito le sue parole: “Su Buongiorno? Gli abbiamo rinnovato il contratto fino al 2028, non lo voglio vendere. Lui vuole rimanere al Torino, io lo voglio tenere. Buongiorno sta crescendo moltissimo”.
Poi il presidente granata parla della situazione legata a Belotti: “Io non ho mai ricevuto un’offerta per Belotti da 100 milioni. Lui aveva una clausola, quello si. Nessuno è mai arrivato ad offrirmi nemmeno 50 milioni, il massimo è stato 20 milioni”
Il pensiero di Cairo sul governo: “È arrivato il Covid che ha creato scompiglio dappertutto, anche nel calcio. A causa di questo le perdite sono quadruplicate. Tutti i settori sono stati aiutati, il calcio è l’unico settore che non ha avuto nulla. Nel momento in cui accade che arriva il Covid e tutti vengono aiutati, forse anche il calcio meriterebbe di essere aiutato. Il calcio porta un miliardo e trecento milioni di contribuzioni fiscali. La gente si diverte con il calcio, è uno strumento di distrazione di massa. Come è possibile che un settore che contribuisce così tanti non ha avuto nulla durante il Covid. Il decreto crescita è un vantaggio anche per il governo. C’è da riformare il calcio. Abbiamo una Figc dove la Serie A rappresenta il 12%, non determina nulla e mantiene tutti. Sugli stipendi dei calciatori dovremmo rifare il contratto collettivo”.
Andrea Alati
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