Home » Repubblica- La vittoria del Napoli contro la Salernitana rivela gli errori fatti sul mercato! De Laurentiis deve scendere in campo
Calciomercato Napoli Napoli OF News

Repubblica- La vittoria del Napoli contro la Salernitana rivela gli errori fatti sul mercato! De Laurentiis deve scendere in campo

De Laurentiis

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la situazione (complessa) in casa Napoli, soffermandosi sul presidente De Laurentiis.

Repubblica- La vittoria del Napoli contro la Salernitana rivela gli errori fatti sul mercato! De Laurentiis deve scendere in campo

Se n’è andato oltre mezzo campionato, l’aereo si alza

con Mazzarri a bordo ma va verso un orizzonte tutto da immaginare. L’altro Napoli avrebbe sentito forte la voglia di tornare da Riyadh con la Supercoppa. Metteva in gioco lo scudetto che ha fatto epoca in Europa. Il suo scudetto. Questo parte con un allenatore che ha rischiato di non ripartire dopo le sberle di Torino. Ma c’è, con entusiasmo e merito. L’avventura può tradursi in una impresa da sogno, rappresenta tuttavia un’altra fatica per una squadra irrisolta e in emergenza. Lasciate che Mazzarri racconti con l’enfasi degli anni migliori la vittoria, afferrata sei minuti dopo il 90’ su una lodevole Salernitana ventesima in classifica. L’anziano supplente descrive “forza, velocità e potenza”. Giusto così.

Vittoria però che rivela altri errori. Che il mercato sia stato finora un flop per Maurizio Micheli promosso da capo scouting è nei fatti. Natan visto e non visto più, Lindstrom che non regge la concorrenza di Zerbin, il solo Cajuste in campo purtroppo fermato da infortunio. Chissà che pensano i supervisori di quel mercato estivo, il presidente ed il capo di stato maggiore Chiavelli, sabato assente allo stadio. La vittoria segnala l’energia prodotta nella ripresa da Demme e Zerbin. Non un caso. Dimostra che ci voleva la scossa di due esclusi, avidi dopo il lungo digiuno, per una squadra imbolsita e appagata. Uno scudetto tradito.

Su il sipario della Supercoppa, certo. Ma oggi tema e personaggio sono altri. Ecco: il futuro prossimo del Napoli e la strategia del presidente, apparso dopo la vittoria risollevato più che felice. Esce da un periodo infame, tutte ma forse troppe colpe scaricate su di lui. Per uno convinto di sapere più di tutti, sempre disponibile a sovrastimarsi, dopo il pari con il Monza è duro scusarsi. L’ha fatto lui solo. Una sofferenza atroce dopo la popolarità totalmente recuperata e persa in pochi mesi. Era riapparso come l’imprenditore illuminato in una città impigrita. Un modello in quasi vent’anni di avarizia costruttiva. Ed ora, presidente? Affronta un mercato enigmatico proprio l’imprenditore che acquistò in un lampo giocatori costosi nella gioielleria di Manuel Garcia Quillon amico di Benitez, da Callejòn a Higuain, da Reina ad Albiol. Lui che non esitò su pressioni di Spalletti a comprare Raspadori dopo Simeone da affiancare a Kvara e Osimhen.

Bene, a che punto siamo? È solo Mazzocchi (3 milioni) l’acquisto di gennaio? È l’ivoriano Traoré in prestito all’esito di visite mediche? È ancora possibile il talentuoso ma discontinuo 21enne Samardzic sostituito ieri dopo 58 minuti dal trentenne Thauvin? Basta la riserva viola Barak? De Laurentiis è davanti all’operazione più complessa. Dopo gli 89 milioni già sicuri della Champions vuol puntare ai premi più larghi dell’edizione 2025? La squadra reclama almeno un centrale ed un centrocampista di sicuro rendimento. De Laurentiis è solo davanti alla roulette: investire danaro (in cassa c’è) o rischiare spiccioli sui prestiti incerti? Una grossa responsabilità. C’è una terza via che non esclude le prime due. De Laurentiis si batta per offrire a Mazzarri il migliore Napoli. Osimhen? Un nome solo: è mancato finora e vale più di un intero mercato.

Carlo Gioia

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com