A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Angelo Pisani, avvocato: “I guasti nel sistema arbitrale? A mio avviso, lo ripeto da tempo, occorre un intervento dei magistrati. I danneggiati che chiedono giustizia sono i tifosi che devono chiedere giustizia. Non alla giustizia sportiva che molto spesso è stata irregolarmente utilizzata dal sistema calcio anche per non rispondere degli errori ai tifosi che sono i veri finanziatori del calcio. I giovani hanno il danno di un esempio vergognoso. Per ragazzo che vede esempi del genere di irregolarità non è un bene. Ho chiesto la sospensione del campionato. Va allargato il campo ad un giudice terzo che decida se quello che succede è normale. Il calcio è la seconda o terza azienda dell’Italia a 360º. Occorre anche qualcuno che controlli, che faccia giustizia dove c’è l’errore umano. Occorre un giudice che non può essere il giudice sportivo che non può avere esclusiva a livello generale. Calciopoli è un momento del calcio italiano, ma le questioni su cui riformare il sistema sono tante altre. Ieri hanno fatto un servizio ad Italia Uno abbastanza incredibile tranne che non sia tutto un fotomontaggio. Ce lo spiegherà Filippo Roma che ho contato come testimone nelle mie cause. Ho richiesto la sospensione del campionato italiano perché le partite sono falsate per errori arbitrali che condizionano le partite e ancor di più se parliamo del fair play che è una regola che dice che le società devono avere un bilancio sano e regolare. Se ci sono società che fanno acquisti al di là delle proprie possibilità e fanno la partita contro il Napoli che ha un bilancio regolare, il confronto diventa non equo. La partita di Supercoppa viene vinta dall’Inter, non credo il Napoli abbia giocato meglio o peggio, la partita è stata equilibrata, ma con l’espulsione cambia tutto e la partita è stata falsata.
Sotto l’aspetto del fair play non è stata una partita equa perché l’Inter ha 800 milioni di debiti.
L’ultimo appello è quello ai tifosi napoletani andati a Riyad, devono chiedere il risarcimento danni perché quello spettacolo va denunciato.
Anche quelli davanti alla televisione possono chiedere il risarcimento danni.
Anche chiedere un euro di rimborso, non dobbiamo arricchirci. Questo malessere deve essere risarcito da chi ha la colpa o la responsabilità di averlo generato”.
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