Secondo L’Equipe il fondo d’investimento pubblico che gestisce gli investimenti dei quattro club sauditi più grandi non vede di buon occhio (per usare un eufemismo) il ritorno in Europa dell’attaccante francese, che dal canto suo è ormai stanco della sua avventura all’Al Ittihad. Il brusco addio di Benzema può indubbiamente causare un danno di immagine al movimento calcistico saudita.
Saudi Pro League, grana Benzema: l’ex Real vuole lasciare l’Arabia, ma il fondo Pif si oppone
Karim è diventato un caso di Stato in Arabia Saudita. L’attaccante transalpino, che si sarebbe stancato di giocare nell’Al Ittihad a causa della scarsa competitività del calcio saudita, avrebbe manifestato il desiderio di essere ceduto, anche in prestito.
Il suo desiderio, nemmeno troppo segreto, è quello di tornare in Europa a caccia dell’ultimo contratto importante della sua carriera (il Manchester United, in tal senso, sarebbe interessato). C’è, tuttavia, un ostacolo di non poco conto che si chiama PIF.
Il fondo saudita d’investimento pubblico che gestisce gli investimenti dei quattro club sauditi più importanti, infatti, non vede di buon occhio la “fuga” di Benzema verso l’Europa sostanzialmente per due motivi: il primo di natura economica, considerato che per l’ingaggio del giocatore è stato fatto uno sforzo non indifferente (200 milioni di euro spalmati in due stagioni), in secondo luogo perché l’addio di Karim può causare un grave d’anno d’immagine al movimento calcistico saudita.
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