L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha commentato le dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis, rilasciate ieri in conferenza stampa.
Gazzetta- De Laurentiis non riesce a lasciare andare il ricordo di Spalletti, ma adesso vuole un Napoli vincente!
La ferita è ancora aperta e fatica a rimarginarsi. Del resto, dopo aver vissuto una stagione da “grande bellezza” diventa difficile accettare quello che sta succedendo in questo controverso inizio di “new 3ra”, come da nuovo slogan societario. Aurelio De Laurentiis non riesce a lasciare andare il ricordo di Luciano Spalletti, a guardare oltre il gran rifiuto di continuare a guidare il Napoli dopo lo scudetto. E ne torna a parlare a distanza di nove mesi dalla cena del grande strappo.
La caccia al nuovo tecnico è stata complessa e si è chiusa con la scelta di Rudi Garcia. De Laurentiis spiega come si è arrivati a lui e come sia finito velocemente l’idillio. «Ho cercato di dargli delle opportunità, ma faceva cose molto discutibili. Prima dell’Empoli gli dissi che stava sbagliando e rispose “mi lasci fare”… all’intervallo tornai giù e gli dissi “vuoi farti cacciare?”. E così feci». Il problema preparazione è stato letale. «Garcia da francese con la puzza sotto al naso mi fa mandare via Sinatti, il nostro preparatore dello scudetto, che non voleva stare sotto al suo Rongoni. Un errore gravissimo, dovevo dire a Garcia fuori tu o Rongoni».
De Laurentiis ora vuole un Napoli all’altezza delle grandi d’Europa. Le strutture diventano fondamentali per assestarsi nell’elite, per questo ha mandato un nuovo messaggio al sindaco Manfredi. «Sullo stadio ho detto al sindaco: o ci mettiamo d’accordo nei prossimi 120 giorni o lo faccio altrove, non è la solita provocazione. Senza novità, lo costruirò ad Afragola». Afragola diventa zona ambita: è tra le due aree in cui il presidente immagina di costruire anche il nuovo centro sportivo.
Carlo Gioia
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