Il presidente dell’Uefa dal congresso di Parigi: “Si spacciano per salvatori del calcio ma sono becchini”. Ufficiale il cambio di statuto per il terzo mandato, ma lui non si ricandida
Uefa, il presidente Ceferin annuncia: “Non mi ricandido per il 2027”. E attacca ancora la Superlega
“Sono stanco, lontano dalla mia famiglia da molto tempo. Ho deciso di non ricandidarmi nel 2027”. Con queste parole l’attuale presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, ha annunciato che non si ricandiderà per un quarto mandato. “Non l’avevo detto perché non volevo influenzare il Congresso – ha aggiunto lo sloveno -. L’ho deciso circa sei mesi fa. Ho una bella vita nel calcio ma anche fuori. Sono lontano dalla mia famiglia da circa sei anni e lo sarò per altri tre: ho comunicato questa decisione prima a loro e poi ad amici e colleghi”.
“Sono stanco di questo progetto senza senso della Superlega, di chi si proclama autorità morale – ha spiegato poi Ceferin -. Ad ogni modo posso dirmi felice e orgoglioso di essere il capitano di una nave che ha saputo affrontare bene la tempesta e che continuerà a farlo nei prossimi tre anni, di essere a capo di una comunità calcistica mai così unita. La maggior parte delle persone non sono come alcuni pagliacci”.
“I club sono liberi di entrare in nuove competizioni se vogliono, nessuno li vuole fermare né nessuno gli ha mai detto che non possono – ha detto ancora Ceferin – Possono fare quello che vogliono, anche unirsi alla “Zombie League” come viene chiamata dai tifosi inglesi o quella che io chiamo “Pleonexia League”. Pleonexia è il desiderio di avere sempre di più, più soldi, più potere, più capitali, più prestigio, più di tutto quello che alimenta un senso di superiorità, avidità e orgoglio. Non ne hanno mai abbastanza”.
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