A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Galli, doppio ex di Milan-Napoli
“Ieri mi sono divertito, ho visto una buona partita, è stata una gara equilibrata. L’organico a disposizione di Mazzarri è di alto livello, il reparto avanzato è di spessore, ma il suo lavoro sta pian piano prendendo piede. Ieri il Napoli in fase di copertura è stato buono, tranne in occasione del gol, ma al di là di questo, la squadra ha coperto bene. Si è limitata però solo a dei contropiedi per l’azione offensiva, ma vedo che il Napoli sta rientrando in quell’abito che gli spetta che è da prime 4. Non so se ce la farà, me lo auguro, ma per organico merita di arrivare in zona Champions. Ci vuole un pò di fatica, ma pian piano anche Mazzarri ci metterà un pò più coraggio come ha fatto nella fase finale del match ieri. Una gara come quella di ieri, me la sarei giocata in attacco.
Gollini? E’ cambiata un pò la tecnica dell’uscita perchè oggi è difficile vedere un portiere che si butta con le mani nei piedi dell’avversario, si tende a fare quella copertura da pallamano. Se Gollini si fosse buttato in tuffo su Hernandez probabilmente avrebbe coperto più porta, il coraggio di buttarsi come una volta non c’è più. La velocità e la lettura della palla conta nelle uscite perchè se sbagli i tempi poi si rischia il rigore. Bisogna essere alibi a parare anche con i piedi come faceva il grande maestro Garella. Gollini non è il responsabile della sconfitta del Napoli, sul gol si poteva fare qualcosa di più, ma non ha sbagliato lui, è l’evoluzione del ruolo e questa evoluzione ti porta a non avere più quel coraggio di buttarsi. Nella difesa a 5, Rrahmani e Jesus devono scivolare verso il lato palla e Mazzocchi deve venire a fare il terzo, così ci si difende perchè il pericolo di Leao ad andare dalla parte opposta è meno rispetto all’imbeccata che c’è stata nella circostanza del gol. Non è stato un errore quello di Ostigard di andare su Lao, sono gli altri 3 che devono venire a fare la copertura, cosa che non hanno fatto. Addirittura è stato Lobotka a rincorrerlo.
Il Napoli non deve avere paura e timore del Barcellona, ma al di là di questo, mi pare che pure la squadra sia in un momento di transizione. Il Napoli ha un organico tale che gli deve consentire oggi di riprendersi quello che ha fatto l’anno scorso. Deve andare su tutti i campi a comandare le partite. Ieri sera guardavo il Napoli ed in ogni elemento della squadra trovavo qualcosa di importante e questo mi lascia ben sperare”.
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