Domani il Napoli scenderà in campo, allo stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, per la gara, valida per gli ottavi di finale della Uefa Champions League, contro il Barcellona. La gara contro il Barcellona potrà rappresentare, in caso di vittoria, un nuovo inizio dal quale ripartire, stavolta sotto la guida di Francesco Calzona, nuovo allenatore degli azzurri. Il Napoli scenderà in campo ancora una volta il 21 Febbraio, giorno della meravigliosa partita con il Chelsea (del lontano 2012).
UCL Throwback, ottavi di finale: quando il Napoli di Cavani e Lavezzi disintegrò il Chelsea
21 Febbraio 2012, è il giorno dei giorni a Napoli. I partenopei, infatti, per la prima volta dopo il fallimento del 2004, tornano a giocare una gara nella fase ad eliminazione diretta in Champions League. Dopo l’impresa ai gironi, con la clamorosa eliminazione del Manchester City (Futuro campione d’Inghilterra) e della mina vagante, Villareal, il Napoli si ritrova ad affrontare un’altra squadra inglese, il Chelsea di Villas Boas. Il tecnico portoghese dei blues, arrivato tra l’entusiasmo generale per le imprese compiute al Porto, si trovava in una posizione complicatissima, con lo spogliatoio in rivolta ed una tifoseria in piena contestazione.
Non erano di certo queste le aspettative del “Boss”, Roman Abrhamovic, quando, nell’estate del 2011, decise di ingaggiare l’allenatore ex Porto. Si arriva così alla gara con i partenopei, con tanta sfiducia e pochissime possibilità, nonostante la rosa nettamente superiore, di passare il turno. Incredibilmente le cose si mettono subito bene per i Blues: al minuto 27 Cannavaro svirgola clamorosamente un pallone in area di rigore azzurra e serve sul piatto d’argento Juan Mata, trequartista dei blues, che non si fa ipnotizzare da Morgan De Santcis e porta i suoi sullo 0-1. Il vantaggio dei blues però dura molto poco, 10 minuti dopo, infatti, Lavezzi lascia partite un missile che si scaglia alle spalle di Peter Cech e pareggia i conti; inizia l’incubo dei Blues.
Prima di rientrare negli spogliatoi c’è ancora tempo per il vantaggio azzurro, con Cavani che sorprende la difesa inglese su calcio d’angolo e fa esplodere il San Paolo. Lo stadio è una bolgia, i tifosi fremono per un traguardo mai raggiunto nella storia del club, il tutto dopo un umiliante e scottante fallimento.
Lavezzi la chiude, ma Cole regala una speranza ai Blues
Nel corso del secondo tempo, non c’è più trippa per gatti: il Napoli domina, si diverte, mentre il Chelsea sembra abbandonare ogni speranza di qualificazione. Villas Boas sembrava esser il capitano di una nave alla deriva, con i senatori del suo spogliatoio, out per scelta tecnica ed una squadra irriconoscibile, la stessa che pochi anni prima aveva sfiorato la finale, arrendendosi solo al Barcellona in quella che venne definita “La partita della vergogna”. Al 65’ Lavezzi chiuse definitivamente i giochi, con un cioccolatino servitogli dal suo amico fraterno, Il Matador Cavani.
Era ormai cosa fatta a Fuorigrotta: il sorprendente Napoli di Mazzarri aveva le chiavi della qualificazione e si preparava ad approdare ai quarti di finale della competizione.
In casa Chelsea è notte fonda, nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto il 14 Marzo a Stamford Bridge. La speranza, di un’ipotetica rimonta, la tenne viva Ashley Cole, uno di quelli che remava contro l’allenatore portoghese. A partita finita, Maggio ebbe l’occasione di portare i suoi sul 4-1, ma Cole, con un salvataggio provvidenziale, evitò guai ben peggiori ai suoi e tenne viva la minima speranza di un’impossibile qualificazione. In quel momento, il Chelsea vince un frammento della sua prima Champions League. Nel match di ritorno i blues strapperanno clamorosamente il pass per i quarti, battendo un Napoli sfinito ai supplementari, ma questa è un altra storia.
Vincenzo Schiavo
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