Nonostante i diversi cambi di allenatore, con l’esonero di Rudi Garcia prima e Mazzarri poi, il Napoli non sembra cambiare più di tanto nell’atteggiamento e nell’approccio alla gara. Da diverso tempo, infatti, il Napoli non riesce più a macinare punti in campionato, torneo che hanno dominato lo scorso anno. La colpa – a detta di molti- di quest’andamento negativo è dovuto alla (mancata) preparazione atletica in ritiro, tenutasi non con Francesco Sinatti, ma con il prof. Rongoni, storico braccio destro di Rudi Garcia.
Siamo davvero sicuri sia un problema fisico? Napoli, quando i problemi partono dalla testa
Ennesima beffa per il Napoli. Quella di oggi è arrivata nella maniera più cruda possibile: al minuto novantasette, nata, tra le altre cose, da un grossolano errore difensivo. Al centro delle critiche ci è finito Juan Jesus, complice sulla rete che ha portato al pareggio dei sardi. La rete di Luvumbo Zito ha certificato una sola cosa, da molto tempo risaputa all’ombra del Vesuvio: Il Napoli non c’è più, sia fisicamente che mentalmente. L’ultimo punto, trascurato da molti, è dovuto a diverse divergenze nello spogliatoio azzurro. In primis dalla vicenda legata a Kvaratskhelia, sostituito per la seconda volta quest’oggi dopo una prestazione opaca.
Oltre a ciò, sembra esser scomparso il concetto di squadra compatta e unita, che gioca non per il singolo, ma per il bene della causa. Gli errori di Politano prima e Simeone poi ne sono la dimostrazione. Sui due gesti, puramente egoisti, dei due attaccanti azzurri, il Napoli ha perso, non solo i due punti di una partita già conquistata, ma la consapevolezza e l’unità di una squadra capace di chiudere il campionato a Gennaio. La ciliegina sulla torta è data dai giocatori “anonimi” di questo Napoli, con Jesper Lindtrøm in balia dei suoi molteplici ruoli e di Piotr Zieliski, col futuro già scritto in sponda nerazzurra.
Napoli, così male solo in campionato: siamo sicuri sia solo un problema fisico?
Come già detto prima, la preparazione atletica non ha di certo aiutato, ma i problemi del Napoli sono ben altri. Quando arriva una competizione prestigiosa, come la Champions League, i problemi fisici dei campioni d’Italia sembrano sparire come per magia. Contro il Barcellona, infatti, gli stessi calciatori scesi in campo oggi a Cagliari, hanno offerto una degna prestazione dando il 100% per la maglia. L’esempio lampante è Frank Anguissa, completamente assente oggi alla Unipol Domus. Anche in Supercoppa gli azzurri hanno dato il massimo, sfoggiando una signora prestazione con Fiorentina ed Inter.
La domanda che in molti si pongono è: siamo davvero sicuri che questo problema non sia dovuto ad un atteggiamento sbagliato verso il campionato, considerato da molti calciatori già terminato? A questa domanda potrebbe tranquillamente rispondere il rendimento in Champions League, una vetrina importantissima per molti calciatori azzurri che considerano già conclusa la propria esperienza al Napoli.
Vincenzo Schiavo
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