Così come alla seconda di campionato non vide il famoso rigore in Juve-Bologna, il fischietto di Brindisi ieri non ha tenuto le redini della gara dell’Olimpico. In arrivo provvedimento da parte dell’Aia
Lazio-Milan, gestione disastrosa dell’arbitro Di Bello: rischia un nuovo stop
Il Corriere della sera specifica che a Marco Di Bello viene imputato di non aver saputo gestire la partita (11 ammoniti e 3 espulsi) non la valutazione sul calcio di rigore reclamato dai laziali a inizio partita sullo 0-0 per l’uscita di Maignan su Castellanos, che per i vertici non era da fischiare. E nemmeno l’episodio della prima espulsione, quella per doppia ammonizione di Pellegrini, che ha generato la reazione dei bianconcelesti. La palla era in gioco e il terzino non poteva non essere punito per la trattenuta su Pulisic.
“Disastrosa” (questo l’aggettivo che circola stamattina nei palazzi dell’Aia) invece la gestione generale. L’arbitro, considerato un esperto, non ha saputo tenere in mano la partita, che gli è subito sfuggita di mano. Per Di Bello sarà il secondo stop stagionale dopo quello durato 36 giorni a inizio campionato: alla seconda giornata sbagliò in occasione del rigore solare in Juventus-Bologna, partita in cui lui (e Fourneau e Nasca a Var ed Avar) decisero che l’intervento di Illing jr su Ndoye non fosse da punire. “Rigore solare e review frettolosa e superficiale”, disse in seguito il designatore Gianluca Rocchi.
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