C’è fiducia in Comune sul rilancio di De Laurentiis che, per quello che concerne lo stadio Maradona, sembra pronto a trovare una soluzione anche per la pista d’atletica. I dialoghi tra le parti sono serrati in merito al progetto di trasformazione dell’impianto in occasione di Euro 2032. Ecco quanto si legge sul quotidiano Il Mattino.
Napoli, domani tavolo tecnico per togliere la pista d’atletica al “Maradona”
A Palazzo San Giacomo sono fiduciosi che presto sullo stadio Maradona ci sarà la definitiva schiarita con patron Aurelio De Laurentiis sul progetto di trasformazione dello storico impianto di Fuorigrotta in funzione di Euro 2032. Gli Europei li vogliono tutti: dal Governo al Comune fino allo stesso De Laurentiis, l’occasione è ghiotta per rifare il Maradona e dare una forte botta al turismo sportivo che dalle nostre parti si è impennato grazie alla vittoria del tricolore. Le parti – nella sostanza – stanno parlando, lo stesso sindaco Gaetano Manfredi si aspetta che il progetto promesso dal numero uno della Società Campione d Italia arriverà in tempi abbastanza rapidi, atteso che De Laurentiis ha dichiarato che poi entro giugno si aspetta la risposta di Palazzo San Giacomo.
Ci sono dei nodi da sciogliere. Il primo è il progetto che è considerato tale da parte del Municipio solo se corredato da un piano di fattibilità tecnico e finanziario. Cioè definire chi paga gli interventi.
Un altro nodo è quello della pista di atletica che il patron non vuole. Quello che trapela è che ci sarebbe la volontà da parte del patron di mettere mano a questa vicenda aiutando a fare una pista di atletica a regola d’arte in un altro sito. Magari sempre nella zona occidentale: basta pensare al parco dello Sport di Bagnoli. L’ex Cinodromo invece è molto debole come ipotesi, non è una proprietà del Comune. Se l’indiscrezione del ritrovato dialogo tra Comune e Ssc Napoli – come pare – è concreta allora le trattative sarebbero già a buon punto.
Nino Simeone, consigliere del comune di Napoli e presidente della Commissione Infrastrutture, mobilità e protezione civile, ai microfoni di Radio Crc, ha parlato della situazione dello Stadio Maradona di Fuorigrotta: “De Laurentiis e la gestione esclusiva dello stadio Maradona? Vi spiego il tutto facendo un esempio pratico così da capire al meglio la questione. Se lo stato per Euro 2032 mette 100 milioni, questi non vanno alla società sportiva. Se questa vuole partecipare, deve metterne altrettanti ed avere come ritorno la gestione esclusiva per i prossimi 10 anni, 50 anni, 100 anni dello stadio, quel che sarà. E’ come accendere un mutuo. E, alla fine dei 100 anni, lo stadio torna al Comune”.
La normativa Uefa non prevede l’eliminazione della pista d’atletica, la società potrebbe pensare di eliminarla solo in un caso: se avrà la gestione dell’impianto. Ma è prematuro perché c’è da capire prima se il calcio Napoli presenterà il progetto e le garanzie che darà. Lo stato questi soldi per Euro 2032 li dà al Comune, se il calcio Napoli vuole l’utilizzo esclusivo dello stadio, deve presentare questo progetto e non è detto che il progetto sia conveniente per l’amministrazione e la città di Napoli”.
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