Un punto a testa tra Napoli e Toro. Dopo un primo tempo equilibrato, i campioni d’Italia passano in vantaggio al 61′ con un indemoniato Kvara. Ma dopo soli 3′ arriva il pareggio di Sanabria, in rovesciata. Calzona manca così il terzo successo in tre gare di campionato mentre i granata portano a casa un pareggio prezioso viste anche le assenze.
Kvara Atlante azzurro, il Toro “rovescia” il Napoli e impatta sull’1-1
Il Napoli di Francesco Calzona va a caccia della terza vittoria di fila in campionato. Lo fa nel suo Tempio azzurro, dove un successo avrebbe una doppia valenza in chiave Champions League. Permetterebbe ai campioni d’Italia in carica di continuare la loro rincorsa verso il quarto (o quinto) posto e darebbe la spinta giusta per affrontare la sfida di ritorno contro il Barcellona con la convinzione di poter approdare ai quarti di finale dopo il pareggio dell’andata. Di fronte, però, c’è un Torino, che non sta vivendo un grande momento nonostante giochi un buon calcio, ma ha ancora qualche piccola speranza di Europa.
Il Napoli è reduce da quattro risultati utili consecutivi in campionato, Juric invece cerca un successo che manca da tre partite. La sfida apre il programma della 28esima giornata di Serie A e può dire tanto sulle ambizioni di queste due formazioni. Dall’avento di Calzona in panchina, gli azzurri hanno realizzato nove reti in tre incontri di campionato. Un dato che restituisce una squadra che si sta ritrovando, anche se il percorso per recuperare terreno in classifica è ancora lungo. Prime due palle gol per i tricolori al quarto d’ora, con Kvaratskhelia che – solo davanti a Milinkovic – gli spara un siluro addosso dopo un passaggio no look di Politano. Sull’angolo testa di Osimhen fuori di poco. Al 29′ è bravo Meret in tuffo a negare il gol all’ex Duvan Zapata. Al tramonto della prima frazione una palla gol è ancora di Kvara, stavolta di testa (sempre su assistenza dell’ex Sassuolo ed Inter), con l’estremo granata che in tuffo mette in angolo.
Gara rognosa, ma c’era da aspettarselo. Partita non semplice contro il Torino: insidiosa perché giocata anche a ritmi bassi. A tratti soporifera, a tratti nervosa. Il gruppo di casa sembra però crederci di più, Kvaratskhelia fa la rockstar e infatti passa al 61′: gran cross di Mario Rui, alle spalle di Djidji spunta la stella georgiana che in scivolata insacca. Il Toro pareggia appena 3′ dopo: da azione d’angolo, palla che rimbalza su Anguissa e Sanabria – entrato solo pochi secondi prima – in rovesciata pareggia. I tricolori attaccano, hanno un paio d’occasioni con Osi e Juan Jesus, sempre fermati da Milinkovic, che a 5′ dalla fine si supera su Kvara e nel recupero si salva sempre sul georgiano, prima di guardare il tiro a scendere del solito Kvara sfiorare l’incrocio dei pali. Il Torino strappa dunque un pari al “Maradona” contro un Napoli volitivo con un super Kvaratskhelia e in vantaggio appunto col georgiano, ma incapace di essere concreta in zona gol. Questo, soprattutto, grazie alle straordinarie parate di Vanja Milinkovic-Savic, che si “accanisce” sul 77 azzurro, parandogli di tutto e di più. Calzona resta imbattuto, ma la corsa all’Europa che conta rallenta di nuovo. Il Toro resiste e respira.
Napoli (4-3-3): Meret 6.5; Di Lorenzo 6, Østigard 6.5, Juan Jesus 7, Mario Rui 6.5 (79′ Olivera NG); Anguissa 6, Lobotka 6 (90’+3 Lindstrøm NG), Zielinski 5 (67′ Traoré 5.5); Politano 6.5 (67′ Raspadori 6), Osimhen 6, Kvaratskhelia 7.5. All.: Calzona 6.
Torino (3-4-1-2): V. Milinkovic-Savic 7.5; Djidji 6 (76′ Sazonov 6), Buongiorno 6.5, Masina 6; Bellanova 6.5 (87′ Lazaro NG), Linetty 5.5 (88′ Vojvoda NG), Gineitis 5.5, Ricardo Rodriguez 6.5; Vlasic 6; Pellegri 5 (63′ Sanabria 6.5), Zapata 6. All.: Juric (Paro in panchina) 6.
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