Francesco Calzona è riuscito a dare una svolta ai risultati del Napoli. Giusto per darvi un contesto, al suo arrivo la formazione azzurra ha segnato lo stesso numero di reti realizzate durante tutta la seconda gestione di Mazzarri in Serie A (12). Il tecnico ha raccontato alcuni tratti fondamentali del sua passato e del suo presente a Cronache di spoglio: “In ogni allenamento proviamo a giocare a due tocchi. Il possesso palla per questo Napoli è fondamentale. Ho detto ai giocatori di verticalizzare appena possibile, di non preoccuparsi se sbagliano, nel caso è colpa mia. Andare avanti in Champions League è importante per mille motivi. Chi fa il mio mestiere sogna di esserci. Noi andiamo lì a giocarcela a viso aperto perché è nella nostra e nella mia mentalità“.
Napoli, Calzona racconta:
Francesco Calzona è tornato al Napoli per la terza volta in carriera ma la prima da allenatore. L’ultima era stata nello staff di Spalletti, l’annata precedente a quella dello Scudetto. La prima invece, risale all’epoca Sarri come vice-allenatore. Una persona importante per la sua carriera, ma ecco spiegato come i due si sono conosciuti: “L’ho conosciuto tramite un amico in comune. Lui faceva il promotore finanziario, avevo due spiccioli da parte e li ho dati a lui per la gestione, ma finivamo a parlare sempre di calcio. Io ero al Tegoleto, avevano licenziato l’allenatore, e mi hanno chiesto di fare il player-manager. Io però volevo solo giocare e ho suggerito Sarri per la panchina. Abbiamo fatto un’ottima stagione e da lì è nato tutto”. Inoltre, Calzona ha riportato Sinatti al Napoli come preparatore atletico. Quest’ultimo era andato via a causa del rinnovo dello staff da parte di Rudi Garcia: “Ho riportato nello staff Francesco Sinatti come preparatore atletico. Uno dei migliori in circolazione, ha battezzato mia figlia. I giocatori lo amano e lo stimano“.
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Felice Torino