Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, si trova al centro di una controversia dopo le gravi accuse lanciate da Juan Jesus durante la partita Inter-Napoli, che come giusto che sia è passata in secondo piano rispetto al caso. Il calciatore partenopeo ha affermato che il centrale nerazzurro gli avrebbe rivolto un insulto razzista, utilizzando una parola offensiva. Tuttavia, il difensore italiano si difende energicamente, negando di aver pronunciato qualsiasi frase razzista.
Inter, Acerbi: “Non ho mai detto una frase razzista, Juan Jesus ha frainteso”
La versione del difensore 36enne: rientrando da Coverciano, dopo aver parlato con l’allenatore Spalletti, ha negato categoricamente di aver usato termini razzisti durante la partita a San Siro. Il classe ’88, intercettato in stazione Centrale a Milano, secondo La Gazzetta dello Sport, avrebbe dichiarato: “Non ho mai detto nessuna frase razzista, sono molto sereno. Sono un professionista da vent’anni e so quello che dico, nessuna parola di quel tipo è uscita dalla mia bocca, è stato lui che ha frainteso. Dispiace aver lasciato la Nazionale, al razzismo dico vaff…”.
Nel mentre è a lavoro la giustizia sportiva, che indagherà sull’accaduto in campo e prenderà eventuali provvedimenti. Se le accuse del difensore brasiliano, autore del gol pareggio nella serata di ieri, dovessero essere provate, Acerbi rischierebbe una squalifica di 10 giornate, in quanto violerebbe il comma 1 dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva. Questo articolo stabilisce che ogni condotta discriminatoria che comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine etnica o condizione personale/sociale è considerata comportamento discriminatorio.
Andrea Alati
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