Ora toccherà al giudice sportivo Mastrandrea risolvere una questione delicatissima e in cui il referto dell’arbitro potrebbe giocare un ruolo decisivo visto che le parti, Acerbi e Juan Jesus, stanno raccontando una verità opposta.
Giudice Sportivo, Acerbi rischia dieci giornate: decisivo il referto dell’arbitro
Il nerazzurro nega di aver insultato il collega, mentre il brasiliano del Napoli ha parlato apertamente di parole intollerabili. Il direttore di gara La Penna ha descritto l’episodio accaduto all’inizio del secondo tempo della partita di San Siro usando la parola “razzista”, ma non è chiaro cosa Acerbi abbia detto realmente, quali termini abbia usato.
Per questo servirà un supplemento di indagini da parte del procuratore federale Giuseppe Chiné. Cosa che costringerà il giudice sportivo a rinviare ogni decisione. “Letto il referto del Direttore di gara, ritiene necessario che venga approfondito da parte della Procura federale per riferire a questo Giudice, sentiti se del caso anche i diretti interessati, quanto accaduto tra il calciatore della Soc. Napoli Juan Guilherme Nunes Jesus ed il calciatore della Soc. Internazionale Francesco Acerbi circa eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite da quest’ultimo nei confronti del calciatore della Soc. Napoli”, la nota del giudice sportivo.
Serviranno prove video e testimonianze dirette per poter contestare l’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva sui “Comportamenti discriminatori”, che al comma 1 recita “Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori”. Di certo, Acerbi sta rischiando davvero grosso.
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