Dal cancro al ritorno in panchina. Sven Goran Eriksson ha realizzato il suo sogno, quello che era forse il suo ultimo desiderio viste le basse prospettive di vita: allenare il Liverpool. Sogno realizzato, anche se per un’amichevole tra leggende Reds.
Eriksson, il tecnico realizza ultimo desiderio: la commozione e la standing ovation a Liverpool
Qualche mese fa, l’ex allenatore svedese aveva annunciato di soffrire di cancro al pancreas ma non si è ancora mai arreso. In un’intervista aveva ammesso che gli restava al massimo un anno di vita: “nella migliore delle ipotesi mi resta un anno. Nella peggiore un po’ meno”, ha detto. Ma per Eriksson, grazie all’invito di Klopp, dopo mesi di attesa è arrivata una giornata destinata a restare storica nel mondo delle leggende del calcio.
Eriksson: “Sono felice, mi dicono bravo senza aspettare che sia morto”
Dopo l’annuncio del cancro, l’ex allenatore della nazionale inglese e della Lazio, aveva anche confessato di essere sempre stato da sempre tifoso del Liverpool: “Io sono un tifoso del Liverpool quindi ho sempre desiderato essere il loro allenatore”.
Parole che appena giunte alle orecchie di Klopp sono diventate un invito: l’allenatore dei Reds non ha esitato un solo istante ad invitarlo a fare il suo lavoro: “L’unica cosa che posso dire è che sei assolutamente il benvenuto a venire qui e che puoi sedere nel mio ufficio e, se vuoi, fai il mio lavoro per un giorno”.
E quel giorno è arrivato: oggi, in un incontro delle leggende del Liverpool contro l’Ajax. Eriksson si è seduto in panchina accanto a leggende del Liverpool come Ian Rush, John Barnes e John Aldrige, e avrà al suo comando giocatori come Jerzy Dudek, Sander Westerveld, Martin Skrtel, Fabio Aurelio, Djibril Cissé e Ryan Babel oltre alle due più recenti leggende come Gerrard e Fernando Torres.
A special Anfield ovation for Sven-Göran Eriksson ❤️ pic.twitter.com/632Y9uiJQY
— Liverpool FC (@LFC) March 23, 2024
Accompagnato dal dirigente dei Reds Johm Barnes prima del via del match Sven Eriksson ha fatto il giro di campo, accolto dalla standing ovation del pubblico inglese di Anfield Road. Foto, sorrisi, saluti. Una giornata indimenticabile in cui il risultato davvero non ha avuto alcuna importanza, però il “suo” Liverpool, che aveva chiuso sotto di 2-0 il primo tempo, si è imposto per 4-2.
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