Il clamore intorno alla vicenda di Acerbi-Juan Jesus ha raggiunto il culmine durante la pausa internazionale. Nonostante l’assoluzione del difensore dell’Inter per mancanza di prove, il clima di tensione intorno al caso non si è placato.
Napoli, continua la lotta al razzismo: possibile iniziativa per Juan Jesus prima del match contro l’Atalanta…
Il Napoli ha sempre sostenuto Jesus, anche dopo la sentenza del Giudice che ha chiuso il caso dal punto di vista della giustizia sportiva. Tre giorni fa, il club azzurro ha preso una posizione forte, rifiutando le campagne anti-razzismo della Lega Serie A e annunciando che non indosserà la patch #keepracismout sulle maglie da gioco ufficiali. Inoltre, il Napoli ha annunciato iniziative proprie per combattere il razzismo. La società non ha perso tempo e ha pubblicato un video sui propri canali social, accompagnato da un sottofondo sonoro simile a un “gong”, forse un segnale per indicare l’ora di grazia contro il razzismo. Nel video, i calciatori appaiono mostrando solo la parte inferiore del volto e rimangono in silenzio di fronte alla telecamera. Il finale del video presenta un messaggio scritto dalla società: “Noi non resteremo in silenzio. NO al razzismo”.
L’iniziativa del Napoli ha suscitato molte reazioni e ha alimentato il dibattito sul tema del razzismo nel calcio. Molti si sono schierati a favore del club partenopeo, elogiando la sua determinazione nel combattere questa piaga che affligge il mondo del calcio. Altri, invece, hanno criticato la decisione del Napoli, sostenendo che il calcio dovrebbe rimanere un luogo di sport e divertimento, senza essere strumentalizzato per questioni politiche e sociali. Indipendentemente dalle opinioni contrastanti, il gesto del Napoli ha sicuramente contribuito a porre l’attenzione sul problema del razzismo nel calcio e ha spinto altre squadre e istituzioni a fare lo stesso. È necessario continuare a lavorare per creare un ambiente di gioco equo e inclusivo, in cui ogni giocatore possa esprimersi liberamente senza paura di discriminazioni o offese. Il calcio ha il potere di unire le persone e di superare le barriere culturali e sociali. È importante sfruttare questa potenziale forza per promuovere valori di uguaglianza, rispetto e solidarietà.
Carlo Gioia
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