Antonio Conte era ed è il grande sogno di Aurelio De Laurentiis per la panchina del Napoli. Il presidente ha già ricevuto due no dall’allenatore salentino prima a ottobre e poi a gennaio, ma non molla la presa.
Napoli, la possibilità Conte non è svanita: ripresi i contatti, quotazioni in rialzo
Come riportato dal collega Alfredo Pedullà, Conte ha ripreso a parlare in modo fitto con il Napoli e le sue quotazioni sono in rialzo: se a gennaio c’era solo un 10% di possibilità, ora siamo saliti al 50%. Troppo poco per cantare vittoria, ma quando basta per far sognare una piazza depressa da una stagione davvero da dimenticare. Il Mattino, poi, ha rivelato l’offerta di AdL al tecnico: 8 milioni a stagione e carta bianca sul mercato.
Napoli, i possibili nomi per la panchina: All-In su Conte, ipotesi Italiano-Pioli per un piano B
Dopo essersi preso un anno sabbatico in seguito alla separazione dal Tottenham, Conte ha ricaricato le pile e ha una voglia matta di tornare. Magari in Italia, per stare più vicino alla famiglia che non lo aveva seguito a Londra. Per un motivo o per l’altro, le alternative non sono poi così molte se ci limitiamo al nostro Paese: la Juve si è fatta da parte (ci sarebbe il veto di John Elkann e Giuntoli avrebbe già le mani su Thiago Motta per il dopo Allegri), il Milan pare convinto (non solo a parole) a continuare con Pioli almeno per un anno ancora dopo che l’allenatore nelle ultime settimane ha ripreso saldamente in mano le redini della squadra, mentre in casa Roma De Rossi si sta meritando la conferma in campo a suon di vittorie e grandi prestazioni.
Juventus, Thiago Motta il primo nome in caso di addio ad Allegri
Con queste premesse, ecco che la soluzione Napoli può riprendere quota. Sotto il Vesuvio, Conte troverebbe un’intera città pronto ad accoglierlo come il salvatore della patria e, sulle macerie della stagione che sta per finire, potrebbe fare ciò che gli riesce meglio, ovvero ricostruire la squadra a sua immagine e somiglianza come successo alla Juventus e all’Inter. Con la quasi certa cessione di Osimhen e di qualche altro pezzo pregiato, l’allenatore salentino avrebbe un tesoretto da 200 milioni da cui ripartire e con cui far sognare una città intera.
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