Dopo la grande paura la situazione adesso è tranquilla, come la notte che ha trascorso all’ospedale di Udine Evan Ndicka. Il difensore della Roma, dopo il malore che ha portato alla sospensione della gara di ieri al Bluenergy Stadium contro l’Udinese, in mattinata farà altri accertamenti in ospedale e poi se tutto andrà bene già nelle prossime ore si potranno valutare le dimissioni dall’ospedale e il rientro del calciatore nella Capitale.
Roma, notte tranquilla per Ndicka: oggi può essere dimesso
La direzione dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale ha reso noto che non è prevista la diffusione di bollettini medici, che saranno gestiti direttamente dall’As Roma. L’ex centrale dell’Eintracht Francoforte non ha trascorso la notte in solitudine: “È stato con lui ieri sera fino a tardi il nostro difensore Kamara, suo compagno in nazionale e ci ha fatto sapere che Evan era più tranquillo – ha raccontato Balzaretti nell’intervista a Radio Serie A -. Sembra che il peggio sia passato”.
La squadra ha fatto visita a Ndicka in ospedale.
Evan si sente meglio ed è di buon umore. Resterà in osservazione per accertamenti in ospedale.
Forza Evan! 💪#ASRoma pic.twitter.com/M2PfNeqOoq
— AS Roma (@OfficialASRoma) April 14, 2024
Momenti di paura nel corso di Udinese-Roma, col difensore giallorosso Evan Ndicka che ha accusato un malore e si è accasciato in campo al 71′. L’ivoriano è stato soccorso dai compagni, con Svilar che si è subito reso conto di quanto stava accadendo richiamando l’attenzione del direttore di gara. Immediato l’intervento dello staff medico con il defibrillatore (non usato): Ndicka ha fatto capire di aver sentito una fitta al petto. Trasportato in ospedale, dove è rimasto sotto osservazione per tutta la notte, non è in pericolo di vita. Daniele De Rossi, uscendo dall’ospedale di Udine, si è rivolto alla folla di giornalisti e teleoperatori presenti e ha sorriso rassicurando tutti esclamando “bene, bene”. De Rossi ha poi raggiunto i suoi giocatori che lo hanno atteso nell’autobus della squadra all’esterno dell’ospedale.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com