La stagione del Napoli è stata un vero e proprio giro sulle montagne russe. Dopo lo scudetto storico, nessuno avrebbe potuto immaginare il disastro che si è verificato soltanto una stagione dopo. Tre allenatori cambiati, 31 punti in meno in classifica, 10 partite perse e un calo significativo nella produzione di gol. I 41 gol subiti rispetto ai 23 della scorsa stagione sono particolarmente preoccupanti.
Napoli, crisi estrema: De Laurentiis pensa al ritiro permanente
La trasferta di Empoli spegne le speranze Champions, che si sarebbero riaperte nel caso in cui una tra Roma e Atalanta avrebbe vinto l’Europa League rientrando tra le prime 5 in campionato. I dati impressionano: gli azzurri hanno perso due delle ultime quattro partite di campionato, nella quale hanno trovato i 3 punti soltanto a Monza. Inoltre, è stata la prima volta in venticinque anni che la squadra ha subito gol per dodici partite di fila. La contestazione dei tifosi al Castellani e la minaccia di ritiro permanente da parte del presidente De Laurentiis hanno reso questo weekend davvero da dimenticare.
A fare il punto è stata l’edizione odierna di Repubblica, che ha sottolineato: “Sono volati di nuovo gli stracci nello spogliatoio dello stadio Castellani e ci sono stati pure in campo dei gesti inaccettabili di insofferenza tra i giocatori, in un clima da tutti contro tutti. Natan è stato sostituito quasi a furor di popolo nell’intervallo, nel vano tentativo dei compagni di trasformarlo in un capro espiatorio. Gli azzurri però sono stati inguardabili pure nel secondo tempo e dal naufragio non si è salvato nessuno, neppure chi è subentrato a gara in corso. Nemmeno l’ombra di una reazione, nonostante lo svantaggio”.
Andrea Alati
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