Due mondi lontanissimi, un obiettivo in comune: Atalanta e Roma vanno a caccia della finale di Europa League rispettivamente contro Marsiglia e Bayer Leverkusen e sognano di portare almeno una squadra italiana per il secondo anno consecutivo all’atto conclusivo della competizione. Si parte da una distanza siderale: partita alla portata, per quanto insidiosa, per i nerazzurri di Gasperini, che partono dall’1-1 dell’andata di Marsiglia e si affidano alla spinta del pubblico di Bergamo per superare i francesi. Missione al limite dell’impossibile, invece, per De Rossi, costretto a una salita clamorosa per provare a ribaltare lo 0-2 subito in casa contro il Leverkusen campione di Germania e imbattuto da un annetto.
Europa League, Atalanta e Roma tra sogno e realtà, in palio la finale di Dublino
Per quanto estremamente complicata, l’impresa è considerata possibile dai giallorossi che ricordano altre storiche rimonte (quella in Champions contro il Barcellona di Messi, ad esempio) e proveranno a riaprire il discorso qualificazione con una gara che, necessariamente, deve essere allo stesso tempo accorta e coraggiosa. Subire un gol vorrebbe dire quasi certamente salutare la competizione, segnare nei primi 30 minuti, invece, riaprire ogni discorso sperando che poi, nel caso, la paura di uscire faccia tremare un po’ le gambe ai tedeschi.
Con Dybala non al meglio e costretto a partire dalla panchina, De Rossi si affida al doppio centravanti pesante, con Abraham ad affiancare Lukaku. Il centrocampo sarà al solito folto con Celik ed El Shaarawy sugli esterni, Cristante e Paredes davanti alla difesa e Pellegrini libero di giostrare tra mediana e trequarti. La difesa, a tre, sarà composta da Mancini, Ndicka e Spinazzola. In linea di massima, quindi, solita Roma, con l’ovvia percentuale di rischio che la spingerà più in avanti che indietro. Ma tant’é, alternative non ce ne sono.
Molto diverso il discorso relativo all’Atalanta. La Dea gode di ottima salute e nonostante la fatica di Salerno punta a conquistare la seconda finale stagionale per potersi poi giocare i due trofei a partire dalla prossima settimana, quando sfiderà la Juve per la Coppa Italia. Gasperini ha un solo dubbio e riguarda la presenza, dal primo minuto, di de Ketelaere o Lookman, con il primo al momento favorito.
Al centro dell’attacco ci sarà certamente Scamacca, con il solito Koopmeiners a supporto. Per il resto i soliti noti: Scalvini, Hien e Djimsiti in difesa, De Roon ed Ederson in regia, Zappacosta e Ruggeri sugli esterni. La partita è delicata, ma certamente alla portata degli uomini di Gasperini. Serve vincere, ma il pareggio dell’andata fa ben sperare. Dublino non è dietro l’angolo ma è più vicina di quanto di possa immaginare. Perché l’Italia, una volta ancora, vuole fare la voce grossa in Europa e arrivare di nuovo fino in fondo.
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