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Il Bologna e Pairetto complicano i piani del Napoli: felsinei ad un passo dalla qualificazione Champions

Ottavo risultato utile consecutivo per il Bologna, che è sempre più vicino alla conquista della qualificazione in Champions League, la quale sarebbe matematica nel caso in cui la Roma non riuscisse a battere l’Atalanta domani sera. Continua, invece, il periodo negativo del Napoli, che incassa la seconda sconfitta nelle ultime quattro partite e rischia di essere scavalcato in classifica dalla Fiorentina, indietro di un punto ma con due partite in meno.

Il Bologna e Pairetto complicano i piani del Napoli: felsinei ad un passo dalla qualificazione Champions

I rossoblù mettono sotto gli azzurri in avvio, grazie anche al rigore parato da Ravaglia a Politano, e poi gestiscono, complice una direzione davvero machiavellica del fischietto piemontese: il successo vale il terzo posto virtuale, almeno fino alla partita di domani dei bianconeri. E la settimana prossima c’è lo scontro diretto. Agli azzurri le briciole (e i fischi del “Maradona”)

Sfida a tinte europee allo Stadio Maradona, dove si affrontano il Napoli ottavo e il Bologna quarto in classifica. La squadra di Francesco Calzona, al momento qualificata per la prossima edizione della Conference League, vuole i tre punti per portarsi a due sole lunghezze dalla Lazio, impegnata domani contro l’Empoli. Gli azzurri, però, non vincono da oltre un mese, avendo collezionato una sconfitta e quattro pareggi nelle ultime cinque partite di campionato.

È già certo di un posto nelle prossime competizioni europee, ma vuole conquistarne uno in Champions League, invece, il Bologna, che vincendo oggi scavalcherebbe la Juventus (in campo domani con la Salernitana) al terzo posto, ma soprattutto si porterebbe a +7 su Atalanta e Roma, che si affronteranno nel posticipo domenicale del Gewiss Stadium di Bergamo. La squadra di Thiago Motta è in striscia positiva da oltre due mesi, avendo collezionato tre vittorie e quattro pareggi nelle ultime sette partite. Salvare il salvabile, per quel che è possibile, e soprattutto salvare l’onore dei campioni d’Italia in carica. Questa è la missione che il Napoli, attanagliato da una crisi di gioco e di identità che è sempre più profonda, si pone alla vigilia della sfida con il Bologna a Fuorigrotta. Conquistare i tre punti in fondo conta poco, visto che ormai la squadra di Calzona può puntare solo a traguardi minimi, relativamente alla qualificazione ad una competizione europea. Ma è necessario chiudere nella maniera più dignitosa una stagione che ha riservato solo amarezze, delusioni, dolori (e clamorosi errori).

AVVIO CHOC PER GLI AZZURRI, FELSINEI (E PAIRETTO) ON FIRE

La gara con il Bologna è difficile non solo e non tanto per le croniche carenze tecnico-tattiche che gli azzurri hanno evidenziato sin dalla scorsa estate, ma soprattutto perché la squadra di Thiago Motta è alla ricerca di un risultato che confermi la prestigiosa e tanto sognata qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Quanto ai tifosi del Napoli non addebitano certamente a Calzona particolari responsabilità per quello che è accaduto e sta accadendo, impegnati come sono a concentrare il loro disappunto e la loro rabbia nei confronti della società e dei calciatori. Il tecnico vorrebbe però che almeno nelle tre ultime partite riuscisse a dimostrare di essere stato capace di infondere nella squadra il suo spirito agonistico e la sua voglia di vincere. Al Bologna bastano tre minuti per indirizzare il match del Maradona. I rossoblù, infatti, passano in vantaggio al 9′ con il colpo di testa di Ndoye su cross di Odgaard deviato da Olivera e raddoppiano al 12′ con Posch, che gira in porta un corner di Urbanski spizzato da Calafiori. Il Napoli, però, reagisce e al 20′ Osimhen si guadagna un calcio di rigore, ma Politano si fa parare il penalty da Ravaglia. Gli azzurri sfiorano ancora il gol con una girata di Anguissa respinta da Zirkzee, un colpo di testa di Olivera e una conclusione da fuori di Lobotka, entrambe alte di poco, ma vanno al riposo sotto di due reti. Uno dei nei, insieme alla scialba prestazione dei padroni di casa, è l’atteggiamento dell’arbitro di Nichelino, reo di una conduzione alquanto discutibile…

RIPRESA VOLITIVA, MA IL COPIONE RESTA LO STESSO

Secondo tempo che parte con un Napoli più arrembante rispetto ai primi , con gli azzurri subito a caccia del gol che può dare nuove speranze per essere trascinati dal Maradona. Ma la risposta del Bologna, come in avvio di prima frazione, è ordinata e compatta, con Posch e Kristiansen attenti sulle fasce a chiudere Kvara e Politano-Olivera. Thiago Motta al 55′ cerca di alzare il voltaggio della sua fase offensiva cambiando gli esterni, con Ndoye e Odgaard richiamati in panchina per Orsolini e Saelemaekers. Calzona risponde mandando in campo Ngonge al posto di un demoralizzato Politano, che dopo il rigore sbagliato non riesce a rientrare in partita. Azzurri che aumentano i giri nella speranza di far male agli emiliani, ma il copione non cambia: ottavo risultato utile consecutivo per il Bologna, che è sempre più vicino alla conquista della qualificazione in Champions League, la quale sarebbe matematica nel caso in cui la Roma non riuscisse a battere l’Atalanta domani sera. Continua, invece, il periodo negativo del Napoli, che incassa la seconda sconfitta nelle ultime quattro partite e rischia di essere scavalcato in classifica dalla Fiorentina, indietro di un punto ma con due partite in meno. Thiago Motta sorride ed esulta, i tifosi del Bologna cantano e festeggiano un pass Champions davvero vicino. Vincono a Napoli persino in scioltezza, soffrendo (poco) e meritando (molto).

Napoli (4-3-3): Meret 5; Di Lorenzo 5, Rrahmani 5, Juan Jesus 4.5, Olivera 5; Anguissa 4, Lobotka 5.5, Cajuste 5.5 (72′ Raspadori 5); Politano 5.5 (61′ Ngonge 6), Osimhen 6, Kvaratskhelia 5. All. Calzona 5

Bologna (4-3-3): Ravaglia 7.5; Posch 7, Lucumí 7, Calafiori 8, Kristiansen 6.5; Aebischer 6.5, Freuler 7.5 (82′ El Azzouzi NG), Urbanski 7 (72′ Fabbian 6); Odgaard 6.5 (56′ Orsolini 6), Zirkzee 6 (72′ Castro 6), Ndoye 6.5 (56′ Saelemaekers 6). All. Thiago Motta 7.5

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