Da quando il tecnico croato è tornato ad allenare in Serie A, nessuno ha fatto meglio dei biancocelesti. Sono migliorati sia i numeri offensivi che difensivi e si è ridotto il divario in classifica dalla Roma: un sorpasso ancora possibile che potrebbe cambiare gli scenari della prossima stagione…
Lazio, da quando c’è Tudor è una squadra da primato: il dato dal suo arrivo
Igor Tudor aveva trovato la Lazio a fine marzo reduce sì da una vittoria per 3-2 a Frosinone con Martusciello ad interim in panchina, ma sostanzialmente in crisi nera di risultati. Prima della gara dello Stirpe, infatti, i biancocelesti avevano raccolto solo 4 punti nelle ultime 7 di campionato. La Lazio ha decisamente cambiato marcia con l’arrivo del croato in panchina: dopo il debutto vincente contro la Juventus (1-0 all’Olimpico), ha battuto anche Salernitana, Genoa, Verona ed Empoli, pareggiando 2-2 a Monza (rete subita in extremis) e perdendo solo il derby contro la Roma. A questo breve percorso vanno aggiunte anche le semifinali di Coppa Italia contro la Juventus dove, dopo un’andata deludente e terminata 2-0 per i bianconeri, ha visto nei secondi 90 minuti i biancocelesti disputare una splendida partita. Purtroppo per loro, poi, il successo per 2-1 non è bastato a ottenere la qualificazione.
Se c’è una squadra, oltre all’Inter campione d’Italia, che è riuscita a mantenere il ritmo della Lazio targata Tudor è l’Atalanta, ormai spedita verso il quinto posto che quest’anno garantisce la Champions. La distanza è di 4 punti, con i bergamaschi che hanno anche una partita da recuperare. Se, però, dovessero vincere l’Europa League e arrivare al 5° posto, anche la sesta classificata andrebbe in Champions.
Il 6° posto potrebbe valere la qualificazione alla Champions, ma al momento la Lazio è 7^. Grazie agli ultimi risultati, e nonostante il ko nel derby, i biancocelesti hanno recuperato 7 punti dai cugini e ora li tallonano con una sola lunghezza di ritardo. Ecco perché la squadra di Tudor darà il massimo fino alla fine.
Da quando c’è Tudor sulla panchina biancoceleste uno degli aspetti migliorati è il rendimento offensivo: dall’1.18 sotto la gestione Sarri la media gol è aumentata all’1.57 con il croato alla guida, con 8 giocatori diversi andati a segno oltre alla doppietta di Castellanos in Coppa Italia. In crescita la fase realizzativa, ma il passo in avanti più importante si è visto in una nuova solidità difensiva, vero punto di forza della passata stagione: 4 clean sheet e soli 4 gol subiti nelle 7 partite di campionato con Tudor allenatore biancoceleste. Calma e gesso, una personalità necessaria perché in questo periodo non sono mancate le grane per Tudor: a partire dal caso Luis Alberto, desideroso di partire a fine anno e che l’allenatore non ha esitato a far giocare prima e poi lasciare a casa nell’ultimo match per scelta tecnica. E nell’ultima settimana ha gestito con tranquillità anche il pari di Monza che aveva suscitato un duro colloquio tra i giocatori e la curva. Risultati positivi ottenuti anche riuscendo a far assorbire velocemente alla squadra il cambio di modulo: il passaggio alla difesa a 3 e una diversa organizzazione offensiva che ha permesso anche di puntare nuovamente su giocatori usciti un po’ fuori dai radar, come il giapponese Kamada. A prescindere da come finirà la stagione, indicazioni già importanti in ottica futura, conclude Sky.
LA CLASSIFICA DI SERIE A DA QUANDO C’È TUDOR
Lazio: 16 punti
Inter: 16 pt
Atalanta: 16 pt
Bologna: 13 pt
Genoa: 12 pt
Milan: 12 pt
Fiorentina 10 pt
Lecce: 9 pt
Roma: 9 pt
Torino: 9 pt
Frosinone: 8 pt
Juventus: 8 pt
Verona: 8 pt
Cagliari: 7 pt
Empoli: 7 pt
Napoli: 6 pt
Sassuolo: 6 pt
Udinese 6 pt
Monza: 3 pt
Salernitana: 2 pt.
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