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Napoli, Lindstrom e l’equivoco tattico: la conferma del suo ruolo arriva dal “caso Kamada” |FOCUS

Nel mondo del calcio, spesso ci troviamo di fronte a giocatori che, nonostante sembrino simili, hanno caratteristiche e ruoli molto diversi. È il caso di Lindstrom, che ha giocato un ruolo fondamentale nell’Eintracht ma si trova ora a dover affrontare nuove sfide nel Napoli.

Napoli, Lindstrom e l’equivoco tattico: la conferma del suo ruolo arriva dal “caso Kamada” |FOCUS

Sebbene sia Napoli che Francoforte adottino un approccio diretto e di transizioni, il ruolo di Lindstrom nell’Eintracht era quello di trequartista all’interno di un 3-4-2-1. Questo gli permetteva di giocare in una posizione più centrale, in situazioni di gioco diverse, dove poteva sfruttare la sua velocità e la sua abilità nel trovare spazi liberi. Il suo calcio era rapido e istintivo, caratteristiche che gli permettevano di mettere a repentaglio le difese avversarie.

Tuttavia, la sua esperienza nel Napoli è stata totalmente diversa. Il Napoli è noto per il suo dominio territoriale, giocando maggiormente nella metà campo avversaria e limitando gli spazi per i propri giocatori. In questi spazi ristretti, Lindstrom ha faticato a esprimere il suo potenziale. La squadra partenopea è abituata a giocare con ali offensive pure, con movimenti codificati che richiedono una certa adattabilità. Purtroppo, il danese non è stato in grado di adattarsi a questa situazione.

Kamada e Lindstrom: simili ma con destini diversi

Prima di giudicare un calciatore come Jesper Lindstrom, è necessario prendere in considerazione alcuni fattori fondamentali.

Prendiamo ad esempio il caso di Kamada, per capire come lo schema tattico possa influenzare le prestazioni di un giocatore.

Con Maurizio Sarri, Kamada ha avuto la possibilità di scendere in campo in 27 partite, segnando un gol (contro il Napoli alla terza giornata) e fornendo un assist. Tuttavia, ha giocato una media di soli 40 minuti a partita. Passando al rendimento di Kamada con Igor Tudor, in soli 9 incontri ha segnato un gol e fornito un assist, giocando una media di 76 minuti a partita. Qual è il motivo di questa differenza? Lo schema tattico adottato.

Sarri è noto per il suo fedele 4-3-3, in cui un giocatore con le caratteristiche di Kamada fatica a trovare spazio. Tudor, invece, predilige il 3-4-2-1. È interessante notare che Kamada e Lindstrom hanno condiviso la stessa esperienza al Francoforte con Glasner, all’interno del quale il modulo 3-4-2-1 permetteva loro di giocare come trequartisti dietro la punta.

Oliver Glasner, in un’intervista a Radio CRC, disse di Lindstrom: “Lindstrøm esterno a tutta fascia? No, lo vedo giocare meglio negli half-spaces tra le linee, da lì può partire per i suoi dribbling e soprattutto per le sue corse in profondità, oltre a concludere più spesso.”

Il danese è tra i calciatori meno utilizzati del Napoli: 583’ minuti in 29 partite (una media di 20’ minuti a partita) e solo tre volte dal primo minuto. Vale a dire che Lindstrom ha giocato da titolare solo il 10% delle partite disputate.

Ma Lindstrom può giocare solo da trequartista?

Oliver Glasner, ad oggi allenatore del Crystal Palace, aggiunse nell’intervista: “Se Lindstrøm può fare il ruolo di Zielinski nel 4-3-3? Assolutamente, lo vedo molto in questa posizione, molto più pericoloso per la fase offensiva. Ha già giocato in questa posizione quando giocava nella Nazionale U21. L’unica cosa che bisognerebbe valutare è l’approccio per la fase difensiva, come lui la gestisce”.

Piotr Zielinski, ormai promesso sposo dell’Inter, ha giocato da febbraio (momento della firma) in poi nove partite su 17 totali. In quel ruolo si sono avvicendati prima Traore poi Cajuste, ma con scarsi risultati. Allora la domanda sorge spontanea: perché nessuno ha mai provato Jesper in quel ruolo? Per la fase difensiva come suggeriva Glasner? Eppure in Napoli subisce gol da 18 partite consecutive.

Possibile addio o rilancio con il nuovo tecnico?

Come giocherebbe Lindstrom con tutti gli allenatori? Sarebbe perfetto per il 3421 di Gasperini. Ritroverebbe uno schema tattico identico a quello di Francoforte ed un tecnico capace di valorizzare il materiale umano a disposizione.

Ideale nel 352 di Conte. Dove potrebbe ricoprire sia il ruolo che Hamsik svolgeva anni fa con Mazzarri, sebbene dovrebbe lavorarci a lungo, ma anche di seconda punta appena dietro il centravanti.

Perfetto nel 4231 di Italiano o Pioli. Giocherebbe da Trequartista e libero di muoversi nel campo, ripiegando come mezzala in un 433 in fase di non possesso.

Carlo Gioia

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