L’edizione odierna de “Il Mattino” ha fatto il punto sul prossimo allenatore del Napoli, soffermandosi su Vincenzo Italiano e Gian Piero Gasperini.
Il Mattino- Napoli, fumata nera per Conte! Adesso è lotta tra Gasperini ed Italiano…
Conte da qualche ora è sparito dai radar: non ha nascosto la seccatura per questo corteggiamento a fasi alterne da parte del patron. Ma De Laurentiis si è legato al dito i due rifiuti (a ottobre e a gennaio) quando con il leccese in panchina ci sarebbero state le condizioni per raddrizzare una stagione balorda. In ogni caso, il Napoli o Conte (fate voi) si sono tirati indietro. Non va mai dimenticato, in ogni caso, che la decisione sarà figlia di un compromesso: perché De Laurentiis, senza Champions, punta a un monte ingaggio light (inferiore agli 80 milioni di questa stagione) quindi vuole un tecnico che non vada oltre i 2,5 milioni di ingaggio.
Porte aperte a tutti. Ma la fumata bianca di Italiano, la carta bianca al progetto Napoli, potrebbe ora fare la differenza nella scelta di De Laurentiis. Il tecnico viola sembra davvero quello in pole, avanti rispetto a Gasperini: ma il cerchio si stringe, anche se neppure De Laurentiis ha ancora la certezza di chi sarà il nuovo tecnico. Gasperini ha chiesto (e ottenuto) tempo prima di iniziare a pensare al suo futuro lontano da Bergamo: avrà le idee chiare dopo la finale dell’Atalanta di Dublino di domani. Ma non è detto che poi possa essere lui il predestinato. Italiano si è da tempo detto pronto all’avventura Napoli già da qualche settimana, non ha riserve da sciogliere e ha già un’intesa con il ds in pectore Giovanni Manna. Il suo manager napoletano, Diego Nappi, è pronto all’incontro che può definire ogni cosa. A suo vantaggio la giovane età e il fatto che questo è almeno il terzo tentativo di ingaggiarlo.
La candidatura di Gasperini, in ogni caso, è decollata ufficialmente e in poche ore lui è quello che insidia più di tutti la pole di Vincenzo Italiano. La prima mossa sarà capire la scelta di Gasperini, ovvero se lascerà l’Atalanta. Se riuscirà a separarsi, chiaro che lo fa per il Napoli. Pista, però, complicata. De Laurentiis, senza Champions, punta a un monte ingaggio light (inferiore agli 80 milioni di questa stagione) quindi vuole un tecnico che non vada oltre i 2,5 milioni di ingaggio. Gasp ne vuole almeno 4. Magari è pronto a una rinuncia. A Bergamo – anche se lui ha sempre smentito – sembra che percepisca anche dei bonus legati alle cessioni eccellenti. Clausola che a Napoli non potrebbe essere inserita. Dunque, Gasp non è opzione economica. Ma a 68 anni «cerca una sfida» ovvero dimostrare quello che non è mai riuscito a fare: di poter fare bene non solo in “provincia”. Però, sembra chiaro, che più scherza sul passato juventino di Giuntoli («Come si fa a essere tifosi della squadra di cui noi siamo i nemici», non fa che ripetere) più non fa che ingaggiare professionisti con il marchio della Juventus. Non solo Manna, cresciuto nel club bianconero da 5 stagioni, ma lo stesso Gasperini ha lavorato per nove stagioni nel settore giovanile del club bianconero.
Carlo Gioia
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