De Laurentiis non lascia, raddoppia. Due facce nuove per reparto, come il gioco delle coppie ma trasferito al mercato: perché altrimenti che rifondazione sarebbe? Il Napoli vuole e forse deve cambiare anima, cuore, corpo, cervello: ha bisogno di trasformarsi, rinascere, tornare crisalide per poi sbocciare farfalla, riporta il Corriere dello sport
Napoli, il “piano” De Laurentiis: ecco come ripartirà la prossima stagione
E un’operazione così delicata, una metamorfosi kafkiana al contrario, non può prescindere dalla rivoluzione, che fa rima con ricostruzione: il concetto che il presidente ha sottolineato con forza e convinzione non più tardi di una settimana fa.
I giovani saranno la base del futuro. E del resto è giovane anche il direttore scelto per dirigere l’orchestra delle operazioni: il ds Manna è stato individuato da un po’ ed è già al lavoro. Ufficialmente da ieri: il giorno in cui la Juventus ha comunicato la risoluzione del contratto che lo legava al club e anche quello della prima apparizione al centro sportivo di Castel Volturno.
Il suo piano sarà giocoforza orientato dal nuovo allenatore, perché le indicazioni tecnico-tattiche influenzeranno inevitabilmente il mercato – acquisti, conferme e cessioni -, ma l’idea è che il Napoli punterà ad aggiungere un paio di pedine per reparto. E non solo: caccia a due difensori centrali, due centrocampisti, due attaccati, eventualmente un paio di esterni soprattutto se alla fine arriverà un tecnico che punta tremendamente sugli uomini di fascia. O meglio, in grado di giocare a tutta fascia. Tipo Gasperini, un obiettivo a caso, il primo della lista: oggi giocherà la finale di Europa League a Dublino contro il Bayer Leverkusen e poi comunicherà la sua risposta, prosegue il quotidiano sportivo. La sabbia del tempo (futuro) scorre veloce nella clessidra della rifondazione: manca poco alla verità.
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