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IL RUGGITO DI AURIEMMA Caro Aurelio, le battaglie non si vincono se ti circondi di confidenti pavidi ed incapaci

E’ finita la stagione più tormentata dell’era De Laurentiis. La più tormentata e la più deludente, perchè le aspettative all’indomani di uno scudetto stravinto a mani basse dovevano essere quelle di una continuità che avrebbe portato ad aprire un lungo ciclo di vittorie. Non era “da illusi” pensarlo, essendo stato lo stesso patron ad aver detto alla festa dello scudetto “continuare a vincere”.

Il presidente ha commesso tre errori da non ripetere

Era giusto immaginarlo anche perchè don Aurelio era riuscito a trattenere tutto l’organico del tricolore, a parte Kim che era gravato da una clausola poi fatta valere dal Bayern Monaco. I suoi errori più importanti sono stati tre. 1) Essere arrivato allo scontro con Spalletti e Giuntoli, tanto da convincere entrambi a lasciare il Napoli per prendere altre strade. 2) Aver sopravvalutato il settore scouting, non nella individuazione dei profili giusti, ma nella scelta dei migliori da inserire poi nell’organico: nessuno può credere che non si riuscisse a trovare qualcosa di più pronto rispetto a Natan e Cajuste, oltre ad aver speso circa 32 milioni di euro per Lindstrom, cioè un calciatore importante ma ingaggiato per un ruolo che mai aveva svolto nella sua carriera. 3) E questo è da sempre l’errore più grande del presidente: circondarsi di confidenti accomodanti. Carissimo Aurelio, tu sei indiscutibilmente il miglior presidente della serie A, soprattutto per le tue straordinarie capacità gestionali del club. Negli anni ti sei scelto quelli che devono affiancarti nella gestione della società e lo hai fatto sempre con attenzione, individuando le qualità di ognuno: anche quest’anno, oltre al tuo braccio destro Chiavelli ed alla tua splendida famiglia, sei riuscito a creare un tipo di gestione sostenibile e virtuosa. Ma il tuo unico grandissimo difetto sta nella individuazione dei confidenti. Tu non ami essere criticato, preferisci sempre quelli che ti scodinzolano dicendo “signorsì” a prescindere, gente insulsa che mai e poi ti direbbe “stai sbagliando” per paura di essere messi alla porta della tua considerazione. Le battaglie non potrai mai vincere se ti affianchi di persone che sanno sono fare zizzania e gettare fango addosso a quelli che ti evidenziano i punti critici della tua gestione tecnica, come quella di aver cambiato ben tre allenatori in questa tormentata stagione. Ebbene, quando il sottoscritto ti disse che prendere Calzona per sostituire Mazzarri sarebbe stato il suicidio definitivo ci furono alcuni tuoi valletti in livrea a dire che avevi fatto bene e che con Calzona finalmente si stava vedendo un calcio più spumeggiante. La persona più servile di cui ti circondi ha fatto una bella retromarcia sul tema dicendo che con l’1,21 di media punti, è stato il tecnico più disastroso di questa stagione. Perchè lo ha fatto? Perchè sapendo quanto sia in tumulto la tifoseria azzurra, ha preferito affrancarsi dal presidente per pararsi dalle critiche selvagge che gli stanno arrivando ormai da mesi. Vedi? Questo accade quando il principe non riesce ad avere la lucidità di scegliersi collaboratori capaci anche di “così non va bene” al suo privilegiato interlocutore: quando scoppia l’incendio sono i primi a darsi alla fuga.

Raffaele Auriemma