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Torino, senti Buongiorno: “Dal futuro spero solo di poter riconoscermi di aver dato tutto”

Alessandro Buongiorno, difensore del Torino, è il protagonista del nuovo numero di “More Than”, la rubrica di Nss Sports dedicata ai leader dentro e fuori dal campo. Nel corso dell’intervista, Buongiorno ha parlato del suo legame con Torino, del suo percorso professionale e delle sue aspettative per il futuro, soprattutto in vista del prossimo Europeo.

Torino, senti Buongiorno: “Dal futuro spero solo di poter riconoscermi di aver dato tutto”

Buongiorno ha espresso il suo affetto per Torino, città che lo ha visto nascere e crescere. “Torino è a misura d’uomo, non troppo grande e caotica, ma ha tutto quello di cui si ha bisogno. È una città molto sottovalutata, avendo vicino Milano le persone tendono a spostarsi, ma a me piace molto, mi dà ottime energie e mi ha permesso di crescere”.

Parlando della sua crescita come leader, Buongiorno ha evidenziato come la leadership sia una qualità innata, ma che ha comunque richiesto lavoro e dedizione. “La mia maturità e la leadership penso siano una qualità innata su cui però ho dovuto lavorare quando ero più giovane. Ho osservato molto, fin dai primi allenamenti con la prima squadra, i giocatori che avevano più carisma. Ho cercato di riprodurre i loro comportamenti e ho capito che trasmettere sicurezza ai compagni era una cosa che mi stava bene addosso”.

Buongiorno ha spiegato il suo approccio al futuro, basato sulla focalizzazione sul presente. “Il mio rapporto con il futuro consiste nel concentrarmi sul presente. Dal futuro spero solo di poter riconoscermi di aver dato tutto, di essere stato professionale, serio e onesto. Non vorrei avere rimpianti ma non mi piace pensare al dettaglio o al singolo traguardo, voglio porre l’attenzione sul mio stare bene”.

Con la preconvocazione in Nazionale, Buongiorno guarda con entusiasmo e determinazione al possibile Europeo. “Se mi fermo un attimo a pensare vedo quanta strada ho fatto, quanto impegno e dedizione sono serviti per andare a giocare un Europeo o anche solo essere tra i convocati. Non sarà facile mantenere questi livelli, richiede molta concentrazione e tanto impegno e voglia di non mollare, da questo punto di vista sarà difficile”.

Infine, Buongiorno ha parlato della pressione e delle responsabilità che derivano dal rappresentare l’Italia. “La speranza è quella di essere convocato, poi giocare, con l’inevitabile pressione che spetta ai campioni in carica. Credo che tutti saranno motivati, c’è un grande senso di responsabilità da parte di tutti. Indossare la maglia azzurra è un onore nei confronti di tante persone. Non c’è cosa più bella”.

Andrea Alati

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