L’era Antonio Conte a Napoli è ufficialmente iniziata. L’allenatore ex Inter e Juventus questa mattina è sbarcato in città dopo essere atterrato all’aeroporto di Capodichino, accompagnato dal ds azzurro Manna e da Lele Oriali che sarà il coordinatore dello staff tecnico. “Sono molto entusiasta”, le prime parole di Conte ai cronisti presenti al momento del suo arrivo.
Napoli, via all’era Conte: “Sono molto entusiasta”
Antonio Conte e il suo staff sono da poco arrivati a Castel Volturno a bordo di un van dai vetri oscurati. Inizia ufficialmente l’avventura del tecnico leccese all’ombra del Vesuvio: anche domani è prevista la sua presenza al centro sportivo del Napoli.
Un profilo top per ricominciare subito e mettere da parte la terribile annata appena conclusasi. Ma come sarà il contratto del nuovo allenatore? Conte guadagnerà 6,5 milioni l’anno come tecnico del Napoli, ai quali si potrebbero aggiungere diversi bonus a seconda dei risultati sportivi raggiunti nel periodo alla guida della squadra partenopea. Per lui un contratto triennale, dunque fino al 30 giugno del 2027.
Nel pomeriggio Conte sarà a Castel Volturno per la prima vera full immersion nella sua nuova avventura azzurra. Priorità numero uno: il calciomercato, per rinforzare una rosa uscita con le ossa rotte dall’ultima stagione. Decimo posto in campionato e scudetto sul petto non onorato, con tre cambi di allenatore e una media punti da record negativo per una squadra campione in carica.
Sbrigate le formalità, sarà il momento di pensare al mercato. Da Lukaku a Buongiorno, passando dal futuro dei big in rosa (in primis Di Lorenzo e Kvaratskhelia): tante le questioni da risolvere e i nodi da sciogliere.
Per questo motivo la soluzione Hermoso, difensore svincolato dall’Atletico Madrid, resta in piedi, con Neuhen Perez dell’Udinese slegato da entrambe le situazioni.
A centrocampo la situazione è piuttosto chiara, c’è da riempire il vuoto lasciato da Zielinski. Folorunsho sarà valutato in ritiro da Conte, che vorrebbe Hojbjerg. A livello di priorità siamo un gradino sotto rispetto a difesa e attacco, soprattutto in base alle tempistiche dell’addio a Osimhen.
Con un obiettivo chiaro all’orizzonte: riportare il Napoli a lottare per il tricolore.
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