La suggestione è forte, perché le qualità del giocatore si sposano alla perfezione col manuale dell’esterno ideale del sistema contiano, scrive la Gazzetta dello sport. E poi c’è anche il prezzo a rendere più allettante la prospettiva: Leonardo Spinazzola dal primo luglio sarà un giocatore svincolato, un’occasione a costa zero per chi vuole scommettere sulla sua falcata potente, il suo instancabile moto perpetuo su e giù per la fascia.
Napoli, Conte vuole “mettere le ali” agli azzurri: Spinazzola può arrivare a 0 e…
Destra o sinistra, non c’è problema, anche se la corsia mancina resta la preferita: giocare col piede invertito è diventato la normalità nel calcio moderno e Spinazzola è stato uno dei primi ad adattarsi al trend: destro naturale che gioca a sinistra, che spinge, che sa accentrarsi ma soprattutto arrivare con qualità sul fondo e costruire potenziali palle gol.
Antonio Conte ama i giocatori così: di corsa e di gamba, di qualità e personalità. D’accordo, gli infortuni hanno segnato il cammino di Spinazzola e forse Leonardo non tornerà più sui livelli di Euro 2020, quando divenne a sorpresa un’arma letale dell’Italia di Mancini fino al terribile infortunio che lo ha costretto a finire anticipatamente il torneo e a presenziare alla finale con gesso e stampelle, per festeggiare con i compagni. La fortuna non è mai stata la sua migliore amica, ma Spina può ancora togliersi delle soddisfazioni. L’ultima gara da 90’ in stagione l’ha fatto proprio al Maradona contro il Napoli, tra l’altro giocando una partita di intensità straordinaria, come non gli succedeva da tempo. Poi, però, a maggio ha passato l’ennesimo calvario a causa di un problema muscolare.
Di fatto l’avventura di Spinazzola alla Roma si è chiusa proprio a Napoli lo scorso 29 aprile: che possa essere ancora il Maradona lo stadio dove Leonardo tornerà a sentirsi a casa? Si vedrà, ma il fattore fisico diventa uno dei grandi dubbi per il futuro di Spina: la rottura del tendine d’Achille ad Euro 2020 gli ha tolto la possibilità di un finale di carriera tra i top player nel ruolo. La Uefa alla fine lo inserì nella top 11 del torneo, ma per Leonardo fu una magra consolazione.
Napoli, invece, sarebbe un premio strameritato per tutto ciò che ha dimostrato di saper fare quando il fisico non lo ha abbandonato. La prospettiva di un solo impegno a settimana, ora, potrebbe anche favorire il suo rientro. Napoli cerca esterni così, magari uno per fascia e Spina sarebbe un jolly preziosissimo per le due corsie. Sono in corso valutazioni, non c’è fretta. Un accordo Spinazzola-Napoli potrebbe rivelarsi anche un’occasione per due, per una rivincita totale.
Gli occhi del Napoli su Spinazzola confermano comunque una nuova tendenza sul mercato del club azzurro: c’è attenzione agli svincolati, specie se quelli in uscita da grandi club. Come conferme la trattativa per Hermoso dell’Atletico: il difensore mancino è in cima alla lista dei rinforzi per il reparto arretrato, però ha un ingaggio pesante e il Napoli vuole ancora ragionarci su.
Lui, Hermoso, sarebbe felice di vivere una nuova esperienza in Italia e di poter essere allenato da un top coach come Conte. Può giocare da braccetto mancino o da centrale, sa avviare l’azione e dettare i tempi dell’uscita dal basso, ha un buon feeling con il gol e un’importante esperienza internazionale. Insomma, ha tutto ciò che serve per aiutare il Napoli a tornare una squadra quadrata, organizzata e difficile da sorprendere. Dopo un’annata molto negativa, Napoli ha bisogno di ritrovare solidità, base fondamentale per costruire la stagione del riscatto. De Laurentiis ha parlato spesso di rifondazione, ma la sensazione è che non servirà rivoluzionare: quattro-cinque colpi di qualità al posto giusto e il Napoli ritornerà a lottare per i primi posti. Conte e Manna ne sono convinti: il Napoli è in buone mani, conclude la rosea.
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