Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Spagna.
Italia, Spalletti in conferenza: “La Spagna ha vinto meritatamente, ma le gambe hanno condizionato la nostra gara…”
“Se continuo su questa strada? Non ci sono dubbi, probabilmente abbiamo recuperato male ed eravamo un po’ pesanti, il vero punto di differenza con la spagna è stato fisico, non avevamo la stessa gamba e gli stessi tempi di reazione. Se non hai questa brillantezza e sei compassato di fronte a un avversario che ha questa qualità tecnica poi vai a perdere di velocità, qualsiasi possibilità di reazione. Loro avevano una gamba migliore, i tempi di reazione sono stati differenti, e questo poi ti porta a essere vittima delle riaggressioni, ti porta a sbagliare innumerevoli passaggi facili. Probabilmente dovevo farli recuperare di più, dovevo dargli più giorni di recupero. Tutti vorrebbero essere la Spagna, fa un calcio fatto bene. Io devo riuscire a far capire l’importanza di fare la partita ad armi pari, perché tanto se ti metti lì alla lunga la perdi e poi devi ribaltare il concetto di squadra.
Stasera eravamo lunghi come squadra, eravamo poco reattivi e poco capaci di fare scelte anticipate. Sotto questo aspetto mi aspettavo il tentativo di fare qualcosa di più, ma io credo che le gambe abbiano condizionato molto questa partita e quella è la cosa da mettere apposto, tutto il resto è conseguenza. E’ un risultato che hanno meritato, al di là della differenza di un solo gol. Hanno meritato di vincerla, noi non siamo mai stati dentro la partita a eccezione dei venti minuti finali. Non siamo mai riusciti a creare situazioni di contesto di gioco corrette per confrontarci con un calcio di questo livello. E’ evidente che tutta la squadra non ha girato, siamo stati sotto al nostro livello in diversi se si va a fare un’analisi individuale. Anche quando abbiamo tentato di giocarla la partita le nostre reazioni sono state sempre compassate, lunghe. E poi da ultimo Retegui e Raspadori hanno pressato in maniera più forte e quindi c’è stata la possibilità di recuperare qualche palla più alta. Io probabilmente dovevo cambiare qualcosa per quello che s’è visto, ma non è dipeso solo da un paio di giocatori. Quando ci sono stati 4-5 giocatori più freschi s’è visto che riuscivamo a incastrarci meglio contro la Spagna. Se non riesco a prendere la partita in mano la differenza diventa ancora più evidente, se non li logori e non li fai ripiegare poi fai più fatica.”
Carlo Gioia
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