Una commissione di saggi per favorire il rapporto tra Nazionale e club e, tra gli obiettivi principali, quello di valorizzare i talenti italiani per allargare il cerchio dei giocatori che possono entrare nel giro azzurro.
FIGC, prima mossa dopo la disfatta: pool di saggi per valorizzare i talenti azzurri. L’obiettivo è…
È questo il primo passo della Figc dopo la disfatta dell’Italia di Spalletti con l’uscita da Euro 2024 agli ottavi di finale per mano della Svizzera. Inizialmente sarà formata da quattro dirigenti ma la volontà è quella di allargarla in breve tempo ad altri interpreti: sono Giuseppe Marotta (Inter), Cristiano Giuntoli (Juventus), Umberto Marino (Atalanta) e Giovanni Sartori (Bologna).
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“Abbiamo già iniziato a individuare tecnici di grande esperienza che lavorano nei club di Serie A per costituire un organo consultivo per il presidente federale e per individuare una strategia per i ragazzi e i giovani”, ha annunciato Gravina nella conferenza stampa il giorno dopo l’eliminazione dell’Italia.
Non l’ha detto, ma l’ha detto: è anche una questione di personalità. O forse, come spesso capita nello sport, è quasi soltanto una questione di personalità. E allora le parole di Luciano Spalletti e il suo racconto della riunione tecnica prima della gara contro la Svizzera non possono passare in cavalleria. Ecco il ct: “Prima di andare via dalla riunione della mattina, abbiamo chiesto chi se la sarebbe sentita di tirare il calcio di rigore e ce ne sono stati diversi che non hanno alzato il braccio, che non lo volevano battere”. E se questa era paura, la paura si è poi vista tutta in campo. La strada è lunga, e tutta in salita…
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