I problemi infrastrutturali che avvolgono molti club di Serie A – alcuni in via di definizione, altri decisamente lontani dall’essere risolti – avranno un impatto sul calendario della prossima stagione calcistica. Calendario compilato nella giornata odierna a Roma e che parte già con alcuni “limiti” imposti dalle condizioni di alcuni stadi.
Serie A, i “lavori in corso” agli stadi incidono sul calendario. Lo scenario
A partire dall’Atalanta, che il nuovo Gewiss Stadium lo sta portando a termine settore per settore, ma i cui lavori di riqualificazione – spiega La Gazzetta dello Sport – costringeranno i bergamaschi a disputare le prime tre partite tutte in trasferta: poi sarà completato. Stesso discorso anche per il Como, che ha richiesto alla Lega di potere iniziare in trasferta, così da non fare perdere neanche una sfida interna ai suoi sostenitori.
Il club lariano, inoltre, approfitterebbe dello stop per l’impegno delle nazionali nel weekend del 7 e 8 settembre per aprire le porte del Sinigaglia al proprio pubblico il 15 settembre. Si respira un clima di ottimismo, anche se i lavori da fare sono tanti e il tempo non è illimitato. Si procederà con l’ampliamento dei posti a sedere, che dovranno salire fino a 10mila.
Anche il Venezia giocherà le prime due giornate in trasferta. Per la seconda delle tre società promosse dalla Serie B si sono resi necessari dei lavori di ampliamento, perché l’impianto presentava 11.150 posti (850 in meno rispetto al nuovo minimo di 12.000 postazioni, indicato dalla Lega Serie A). Nel frattempo proseguono i lavori che entro il 2026 doteranno il club di un nuovo stadio.
Infine, il capitolo Fiorentina. Come riportato da La Nazione, i toscani hanno fatto richiesta alla Lega di poter disputare (come lo scorso campionato) la prima giornata in trasferta per questioni di natura organizzativa. Dunque, il cammino di Biraghi e soci inizierà lontano dai cantieri dello stadio Franchi, con il primo turno casalingo che sarà invece previsto per la seconda giornata.
Sono molti i quesiti ai quali la Fiorentina sta aspettando di avere risposta: il primo nodo da sciogliere sarà quello legato all’effettiva capienza dell’impianto durante la prima fase di restyling, visto che ad oggi i 24mila posti “lordi” di cui ha parlato il Comune non chiariscono quanti biglietti potranno essere nel concreto venduti per ogni singola partita. Decisivo in tal senso sarà l’incontro che avverrà nelle prossime settimane tra la società e il nuovo sindaco di Firenze Funaro: prima di quello, infatti, la campagna abbonamenti non potrà partire.
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