“Posso garantire che i nuovi acquisti arrivano. Stiamo parlando, discutendo. Non c’è niente di fatto. Zirkee è passato, ne abbiamo uno in mente, ma non dico il nome. C’è qualcuno che puntiamo”. Parola di Zlatan, presente alla presentazione del nuovo tecnico rossonero, Paulo Fonseca
Milan, Ibrahimovic: “Zirkzee è il passato, altro nome in mente: i nuovi arriveranno”
Una trattativa, quella per l’olandese, naufragata di fronte alle richieste del suo procuratore, Kia Joorabchian: “Deluso? No, deluso mai. Questo è parte di calcio. Realtà e voci sono due cose diverse. Ci sono procuratori che risolvono e procuratori che creano problema. In questo caso non era nessuna delle due. Le voci che giravano non erano la stessa cosa della realtà. Ripeto, abbiamo un’idea per l’attacco, speriamo che entri il più velocemente possibile”.
Arriveranno dunque i rinforzi tanto invocati dai tifosi ma prima c’è altro da fare: “Per portare giocatori devi anche creare spazio. Non vogliamo avere una rosa di 30 giocatori, ma di 23. Arriveranno i nuovi acquisti, ma bisogna anche creare spazio per non fare avere troppi giocatori non funzionali al mister. Bisogna pensare non solo a chi entra, ma anche a chi esce. Chi arriverà è per migliorare la squadra, tutto è studiato per migliorare la rosa. Non è solo portare, portare, portare, non dobbiamo avere 40-50 giocatori come nel calcio americano”.
Di certo tra i giocatori in uscita non c’è Theo Hernandez, punto fermo del Milan di oggi e di domani: “Theo è un giocatore del Milan. Siamo fortunati che abbiamo 3 giocatori nelle semifinali degli Europei. È un giocatore del Milan, lo sappiamo che è molto felice qua e la famiglia sta bene. Con il nuovo allenatore avrà molto più spazio per giocare come piace a lui. Il gioco di Fonseca sarà costruito anche su di lui, andrà molto bene e non sono preoccupato”.
Tornando però al discorso attaccanti, Ibra ha voluto fare una ulteriore precisazione: “Per i tre attaccanti facciamo chiarezza: uno è mister X, quello che puntiamo. Poi dipende dalle situazioni. Jovic è nostro. Poi dipende dal mister, quanti attaccanti gli servono. Vogliamo avere giocatori che saranno utilizzati, non devono essere qua per perdere tempo. Poi c’è il Milan Futuro che vogliamo spingere, vogliamo dare ai ragazzi l’occasione: ma non c’è responsabilità su di loro. Tre attaccanti comunque sono possibili, niente è impossibile. Vediamo cosa succede”.
Fuori invece dai piani del club Origi e Ballo-Touré che non figurano nella lista dei convocati per il raduno: “Origi e Ballo-Touré sono convocati, ma nel Milan Futuro. Non fanno parte del progetto della Prima Squadra”.
Novità intanto ci sono state nello staff della prima squadra, in particolare per quanto concerne il reparto medico. Obiettivo evitare l’elevato numero di infortuni che ha falcidiato la squadra l’anno passato: “È un discorso che non ricade solo sull’allenatore e sullo staff. Abbiamo cambiato tanto nell’area medica. Quando abbiamo avuto tanti infortuni non eravamo soddisfatti. Ci sono stati cambiamenti anche nell’area medica, pensiamo di aver trovato la strada giusta”.
Chiusura dedicata alla Curva Sud, oggi assente nel giorno del raduno: “Capisco questa passione e ambizione che si aspettano. Capisco che i tifosi vogliono vincere, ma siamo sulla stessa pagina. Oggi non ci saranno gli ultras perché mancano tanti giocatori importanti, capisco. Alla fine è una questione d’amore. Facciamo questo per soddisfarli. Essere al Milan vuol dire avere a che fare con la pressione, chi lavora qua sa che bisogna vincere. C’è garanzia? No. Ma siamo sulla stessa barca tutti quanti. Andiamo dritti tutti insieme, si pedala e si arriva. I miracoli non esistono, Dio non ha creato il mondo in un giorno, ma in sette giorni.”
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