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Monza, Nesta: “Ho lavorato tanto per arrivare qui, si vede la mano di Berlusconi”

“Credo che per me significhi molto, è la prima volta che faccio la Serie A da allenatore, ho lavorato tanto per arrivare a questo livello e spero di arrivarci preparato – le parole dell’ex difensore di Lazio e Milan in conferenza stampa -. Ho studiato molto, col mio staff. Lavorare con Galliani è un piacere, ma anche una responsabilità che sento doppia. Ho visto il centro sportivo e vedo la mano del presidente Berlusconi, che dovunque è passato ha lasciato qualcosa di veramente importante”.

Monza, Nesta: “Ho lavorato tanto per arrivare qui, si vede la mano di Berlusconi”

A portare Sandro Nesta in Brianza dopo l’esperienza con la Reggiana lo stesso Adriano Galliani che lo portò a Milano nel 2002: “È una situazione particolare, vent’anni dopo facciamo un’altra conferenza stampa di presentazione. Abbiamo vinto tanto e perso tanto, siamo caduti e ci siamo rialzati, è stato un percorso stupendo: ritrovarsi dopo vent’anni è strano, ma non mi ha chiesto niente di particolare”.

“La trattativa? È stato diversissimo, da giocatore fu un giorno particolare: quel giorno andammo a Controcampo mi pare, iniziata la trasmissione non sorridevo molto perché andare via da Roma era complicato per me. Io mi ricordo che dopo la pubblicità Galliani mi disse che al Milan c’erano solo giocatori felici. Stavolta è molto diverso, ci siamo fatti grandi risate ed è durata due secondi: quando mi ha chiamato non mi sembrava vero. La gavetta l’ho fatta, sono stato in B a sudare e quando arriva una chiamata dal Monza non devi dire niente. Pensi che è vero e ci vai”.

Si è poi parlato parecchio di stile di gioco e tattica: “Fare il calciatore ti porta dei vantaggi, ma se non studi, non guardi e non provi non cresci. Sicuramente mi porto dietro un grande entusiasmo: è l’occasione della mia vita, ho lavorato per arrivare in queste condizioni e sfruttarle al massimo.”

“Ho parlato con Palladino: la prima cosa che gli ho detto è che ha fatto troppi punti… È stato carinissimo, ha lavorato benissimo qui e so che dopo di lui è dura: ha fatto talmente bene che è tosta. Io ho un’idea, che la squadra abbia giocato al meglio col 3-5-2. Però la prima cosa che faremo col mio staff è cercare di capire dove può fare meglio ciascun giocatore. Lo capiremo meglio durante il ritiro: tutti a inizio anno, a luglio, parlano di dominio e di giocare uomo su uomo. Poi magari alla quarta giornata si tirano indietro e fanno un altro calcio. Noi non facciamo proclami”.

“Io prendo spunto da Ancelotti, da Eriksson, da Zeman – ha proseguito parlando dei suoi mentori -. Tutte persone che mi hanno trattato bene e hanno tirato fuori il meglio da me per questo. Io ho imparato questo da questi allenatori: mi hanno capito nei momenti difficili e spero di portare lo stesso approccio anche qui”.

Sui giocatori a disposizione e sul mercato Nesta non si è sbilanciato troppo: “Ci sono tanti giocatori di talento, poi c’è quello più giovane che ti dà più gusto allenare, ma il Monza è fatto di un gruppo di esperti e di bravi giovani. Non ho chiesto nulla, so che Galliani farà di tutto per mettere il Monza nelle migliori condizioni. Abbiamo parlato di cosa potremmo migliorare, ma faremo in base a quello che possiamo. Colpani? Per adesso è un nostro giocatore e io lo alleno”.

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